“Mafiosi e fascisti? La gente è con noi”

Loading

PALERMO – Alla politica ha strizzato l’occhio più volte negli ultimi anni, candidandosi a sindaco della sua città , Avola, per il centrodestra o parlando sul palco del congresso degli autonomisti di Raffaele Lombardo. Ma, ieri, da leader “duro” della protesta, al vertice convocato dal presidente della Regione, Mariano Ferro c’è andato con la sua divisa di capo del Movimento dei Forconi, giubbotto e cappellino blu e giallo di “Forza d’urto”.
«Lo sa cos’è successo? Una cosa storica: la Sicilia si è svegliata dalla sua apatia e dalla sua rassegnazione e a svegliarla è stata la fame. In piazza con noi ci sono centomila persone unite dall’angoscia di non potere più mantenere la famiglia, di dovere chiudere le aziende. Persone di origine diversa che magari fino a ieri si guardavano in cagnesco e ora si abbracciano. E poi, le donne, i pensionati, gli studenti. Ma quando mai si è vista in Sicilia una cosa simile? Mai. Questi sono i nuovi Vespri siciliani».
Il presidente di Confindustria Sicilia e molti altri dicono che nelle vostre file ci sono anche dei mafiosi, che la criminalità  organizzata si è infiltrata nel movimento.
«Vergogna, si vergognino questi signori di invocare la mafia pur di distruggere il nostro movimento. Ma dove sono i mafiosi? Si guardi intorno, questi sono mafiosi? Questa è gente che lavora sodo e da almeno sei mesi, quando lavora, perde denaro. Ma lo sa che in questi cinque giorni molti di noi fermando le loro attività  quasi quasi guadagnano, nel senso che almeno non vanno in perdita. Invece di attivare la macchina del fango, se Ivan Lo Bello conosce i nomi di questi mafiosi che sono stati visti nei blocchi li faccia alla magistratura. Della mafia noi saremo presto vittime e lo sa perché?».
No, dica pure.
«Perché quando uno di noi, per lavorare, deve anticipare i soldi ai committenti, non incassa nulla per mesi e ha spese vive insostenibili e le banche chiudono le linee di credito, finisce in mano agli usurai. E quando fra sei mesi, un anno, i debiti saranno decuplicati la mafia si impossesserà  delle nostre aziende. Ecco perché» 
Incredibilmente, nonostante i tanti disagi arrecati ai siciliani, avete avuto la solidarietà  della gente, ma tutte le associazioni di categoria e persino i sindacati si sono schierati contro di voi. Perché?
«Perché loro fanno parte del sistema, lo stesso sistema che sta a guardare il funerale delle attività  produttive. Ci dicano queste associazioni quanto guadagnano i loro presidenti. Anche questi sono costi della politica. Noi da queste associazioni non ci sentiamo rappresentati e nemmeno dalla politica. Da nessuna forza politica. Lo dico a quanti hanno vaneggiato di un movimento sostenuto da Forza Nuova o da chissà  chi altro. Noi lottiamo per il popolo siciliano. E al popolo siciliano chiediamo di scendere in piazza con noi oggi. Ora o mai più».


Related Articles

Dai permessi alle pensioni ecco il welfare fai-da-te delle nuove coppie gay

Loading

 Così le aziende riconoscono i diritti negati dallo Stato   

Quando l’Unione faceva la forza: la firma dei Trattati nel 1957

Loading

Trattati. Nella stessa sala del Campidoglio oggi la firma della Dichiarazione comune

«Esprit de Tunis» e diritti di cittadinanza

Loading

Il Forum sociale mondiale (Fsm) in corso a Tunisi fornisce l’occasione per una serie di considerazioni e riflessioni sulla politica, le pratiche di movimento, le sfide globali. A maggior ragione con il mondo arabo in permanente sommovimento, attraversato da scosse telluriche che non accennano a diminuire.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment