Sul web un esercito di finanzieri senza divisa “Segnaliamo chi non fa scontrini e ricevute”

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Non hanno divisa, non hanno potere. Ma questi strani «finanzieri» senza tesserino cominciano a spaventare gli evasori di ogni risma. Non hai fatto lo scontrino per la pizza e la birra? Tre minuti dopo sul gruppo Facebook “Amici dello scontrino e della ricevuta fiscale” appare la notizia. A volte con nome e indirizzo della pizzeria, spesso solo con il nome della località . Hai detto al cliente che la riparazione della Panda costa 800 euro con fattura e solo 550 in contanti e in nero? Quasi in diretta, sulla mappa dell’Italia del sito Evasori.info, si legge che un meccanico della tal città  (qui si indica solo la zona) ha fregato il fisco e dunque anche te. L’idraulico che è arrivato a casa non si sogna nemmeno di fare la ricevuta? Sul sito Tassa.li (ieri pomeriggio c’erano 1.510 segnalazioni fatte da 8.310 utenti per un totale evaso di 2.108.081,79 euro) appare la notizia del nuovo furto allo Stato e alla collettività . «Ogni informazione viene geo-localizzata. I dati vengono utilizzati per creare una mappa dell’evasione e saranno gratuitamente accessibili a chiunque», Finanza compresa. C’è anche un sito “buono”, Nonevado, che mette invece nomi e cognomi di panettieri, dentisti, baristi e compagnia varia che emettono sempre scontrini o fatture. «Combatti l’evasione acquistando solo da aziende e professionisti onesti. Cercali nel nostro sistema e aiutaci a trovarne altri».
GLI AMICI DELLO SCONTRINO
Né Torquemada né don Chisciotte. «In fondo siamo dei feticisti. Ci piacciono tanto gli scontrini». Luca Bottura, giornalista e scrittore, ha lanciato il gruppo degli “Amici dello scontrino e della ricevuta fiscale” nel settembre scorso, nella sua rubrica Lateral su Radio Capital. «Prima del governo Monti, dunque e prima di Cortina. L’idea mi è venuta da una frase di Giorgio Gaber, che diceva: “Non temo Berlusconi in sé, ma quanto c’è di Berlusconi in me”. Ecco, di fronte al carrozziere che mi dice 500 euro con ricevuta, 400 senza, come reagisco? Faccio il furbo anch’io? Ma poi posso lamentarmi se mia mamma deve fare una fila di cinque ore al Pronto soccorso e se gli asili restano senza maestre? La reazione è stata immediata. Abbiamo aperto il gruppo Facebook e ogni mattina, durante la trasmissione, arrivano fra le 50 e le cento adesioni». «Nei primi tempi – racconta Maximiliano Ulivieri, moderatore del gruppo – c’era chi si iscriveva solo per insultare. “Le tasse le pagano solo i c… Fatevi furbi, evadete come noi”. Abbiamo dovuto anche fare delle espulsioni». Oggi questi strani adoratori dello scontrino sono 5.578 e lavorano senza sosta. «Ho chiamato l’idraulico a casa mia, abita a cento metri da me. Venti euro per la chiamata, dieci per la guarnizione di un rubinetto. Sua moglie e i figli vestono abiti griffati. Gli chiedo la ricevuta e lui dice: costa il 20% in più. Come possiamo fermare questi bastardi?». C’è chi, per ottenere il mitico biglietto, ne inventa una al giorno. «Uso il linguaggio del corpo. Al bar pago e se il barista non mi dà  lo scontrino mi piazzo davanti alla cassa, muto come un pesce. Dopo qualche minuto, con la fila dietro, il barista capisce e batte lo scontrino». Si scambiano esperienze interessanti. «Attenti al “preconto”. Me l’hanno dato in pizzeria. Chiedi il conto e la ragazza arriva con un foglietto che sembra una ricevuta. Se paghi in contanti, tutto finisce lì. Vai via con un foglietto che non vale nulla. Chiedi sempre il conto vero, o paga con la carta di credito, così il pizzaiolo è obbligato a fare la ricevuta». «Perché non facciamo come a Taiwan, dove gli scontrini diventano biglietti della lotteria?». «Se un negozio non fa lo scontrino lo chiudi. Vedrai che gli altri si innamorano del registratore di cassa». 
EVASORI.INFO
«Chi evade deruba anche te», lo slogan di Evasori.info. Anche qui una marea di segnalazioni. «Fino ad oggi ce ne sono state 345.553, per un’evasione pari a 51.550.487 euro». Mappe dell’Italia ormai coperte da migliaia di puntini neri. Statistiche sulle categorie più allergiche agli scontrini: in testa i bar, seguono i ristoranti, gli alimentari, i servizi alla persona, i medici e dentisti. E a questo proposito il presidente dell’Ordine dei medici di Bari, Filippo Anelli, non ha usato mezzi termini: «Non fatturare è una pratica squallida, non coerente con i principi deontologici della professione medica, perché penalizza chi è già  malato e non può neanche scaricare la fattura. I pazienti segnalino questi medici così potremo aprire un provvedimento disciplinare». C’è chi non si limita a una segnalazione al sito ma dice di avere presentato una denuncia alla Finanza. 
I DUBBI
Massimo Ferrante è il segretario della Cna bolognese, che riunisce 16.000 fra artigiani e piccole imprese. Di fronte a questi “finanzieri senza divisa” dice di non essere preoccupato. «L’aumento della consapevolezza dell’opinione pubblica sul tema dell’evasione è positiva. Ma su questi social network ho i miei dubbi. Se un artigiano non fa la fattura, la devi esigere. Se non la fa comunque, lo denunci alla Finanza, altrimenti ti rendi complice di un reato. E c’è anche chi accetta lo sconto con il pagamento in nero e poi si attacca a Internet per fare una denuncia anonima. Non è questa la strada». Ma forse la paura di finire su questi nuovi siti farà  ritrovare a tanti, e più in fretta, il blocchetto delle ricevute fiscali.


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