Pagina web di Obama «occupata» dai cinesi

Loading

PECHINO — L’utente Young Yang l’ha proclamato con chiarezza spudorata: «Occupare la pagina Google+ di Obama è glorioso come occupare Wall Street». Non è il solo a pensarlo e non è stato il solo a farlo. Sono centinaia gli internauti cinesi che per alcuni giorni hanno approfittato di un varco nella censura della Rete e hanno riempito la pagina del presidente americano aperta sul social network. Google+, lanciato lo scorso anno, è normalmente bloccato dal Great Firewall cinese, come il più frequentato Facebook, eppure l’improvviso accesso ha consentito un inusuale contatto fra la variegata galassia del web cinese e uno degli strumenti ai quali lo staff di Barack Obama si affida per sostenere la sua rielezione.
È stata un’invasione in gran parte ludica ma qua e là  affiorano riferimenti alle forme di controllo politico. Così, Lin Yangzhang esorta ironicamente «l’imperialismo americano a liberarci», mentre Ga Mei (sorellina) chiede: «Siete stati voi a occupare la pagina di Obama o è stato Obama a occupare il vostro cuore? Cittadini della grande Cina, conservate la vostra verginità !». Molti i riferimenti al movimento «Occupy», declinato in modo divertito: «Occupy Obama». Non sono mancati rimandi alla sorte dell’avvocato dissidente Chen Guangcheng, di fatto segregato in casa, uno dei pochissimi casi di cui in Cina siano circolate notizie fuori dalla cerchia ristretta degli attivisti. E ancora, esplicito Macrov Gao: «Basta casino, l’importante è il sistema democratico». Un clima che ricorda la curiosità  sollecitata in Cina (anche tra i media ufficialissimi) dai vivaci dibattiti televisivi che avevano preceduto le elezioni presidenziali di Taiwan del 14 gennaio, poi vinte dal nazionalista Ma Ying-jeou.
Gli interventi risultano scritti nei caratteri semplificati in uso in Cina, e non in quelli tradizionali impiegati a Taiwan o a Hong Kong, e questo particolare — insieme con lo stile che richiama il linguaggio dei microblog cinesi — ha suggerito che i testi siano in grandissima parte autentici. L’euforia sottesa ai testi non oscura il fatto che in Cina sia diffuso l’uso delle vpn, programmi concepiti per scavalcare la censura e accedere a siti e a tematiche altrimenti bloccati, da Facebook a YouTube, da Twitter ad Anobii. Le vpn sono anzi diventate talmente familiari ai netizen della Repubblica Popolare, che ormai esistono aziende che investono in pubblicità  proprio su Facebook. L’obiettivo è commerciale, non politico. Una società  di Pechino, adSage, ha avviato due anni fa una partnership con Facebook. Come spiegava il titolare al Sunday Morning Post, gli operatori cinesi che chiedono di reclamizzare le loro offerte sul social network ufficialmente bloccato sono circa 3 mila e il loro numero è triplicato in un anno. «Si tratta di aziende di giochi, scuole di lingua, agenzie turistiche». Dal canto suo, Facebook ha aperto nel 2011 una sede a Hong Kong (dov’è accessibile) in aggiunta a Singapore, e l’interesse per un mercato monstre è stato esplicitato in più occasioni. Nel frattempo, avanti con l’assaggio via web della democrazia all’americana. A Zhongnanhai, il ben sigillato quartiere dei leader accanto alla Città  Proibita, potrebbero non essere troppo preoccupati. In fondo è Occupy Obama: non Occupy Zhongnanhai.


Related Articles

Guinea-Conakry. Proteste e repressione, giunta militare sceglie il pugno di ferro

Loading

Arrestati e rilasciati anche tre leader dell’opposizione. Finiscono in un’ondata di repressione politica le promesse di rinnovamento del colonnello Doumbouya. Il suo regime rischia di terminare come ebbe inizio: nella violenza e nel sangue

La provocazione di Trump, una scelta per una nuova guerra

Loading

È un atto violento e irresponsabile l’annuncio di Trump fatto prima ad Abu Mazen e confermato ieri dalla Casa bianca,

Flotilla 2, la Turchia ci ripensa

Loading

Il governo Erdogan pronto a fermare la principale nave della spedizione pacifista. Ankara spinta a far pace con Israele dopo la strage di un anno fa sulla «Marmara»

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment