Pazienti a terra, via all’indagine
ROMA — Pochi letti, personale ridotto ai minimi, pazienti costretti ad aspettare anche in piedi o curati per terra. Succede in alcuni dei pronto soccorso romani e la magistratura apre un’inchiesta, complessiva, sui reparti di emergenza degli ospedali. Promiscuità fra pazienti, tempi d’attesa, adeguatezza delle cure, igiene dei reparti, professionalità del personale: le indagini riguarderanno l’intero sistema di soccorso ospedaliero.
Al fascicolo, senza indagati né ipotesi di reato, sono allegate le denunce dei giornali e i risultati dell’ispezione condotta dai carabinieri del Nas in due autorevoli strutture della capitale. Trasformate dai tagli progressivi (2mila e 500 posti letto solo a Roma, per non parlare di provincia e regione) in ospedali di frontiera.
I Nas hanno visitato il pronto soccorso del policlinico di Tor Vergata, punto di riferimento della Roma Sud (sempre più abitata) e quello del San Camillo, già in affanno per molti reparti (primo fra tutti quello delle interruzioni di gravidanza, sovraccarico per la chiusura di servizi cittadini e provinciali).
Nelle foto scattate nei giorni scorsi si vedono reparti d’urgenza gli ammalati sono stipati ovunque, e assistiti precariamente. Il sovraffollamento condiziona pesantemente il funzionamento delle strutture. Alcuni pazienti hanno atteso fino a 15 ore l’arrivo di un medico.
Il fascicolo, aperto dal reggente della procura Giancarlo Capaldo, è stato affidato ai pm Rosalia Affinito e Elisabetta Ceniccola. Già oggi i carabinieri riceveranno la delega per ispezioni e acquisizione di documenti.
Quanto alle reazioni politiche, è la seconda volta nel giro di una settimana, che alla notizia di un fascicolo aperto in procura si registra sollievo: «La magistratura che indaga? Ci aiuta» ha detto la presidente della Regione Lazio Renata Polverini nel corso della trasmissione «Piazzapulita» della 7. Allo stesso modo il sindaco Gianni Alemanno aveva commentato l’apertura del fascicolo su disagi e disservizi durante la gelata. «Non mi sorprende — dice il capogruppo Pd Esterino Montino — è grazie ai sacrifici del personale che si fa fronte a un piano ospedaliero sciagurato e pasticciato».
«Il sistema è sottoposto a consunzione: al San Camillo, nel 2011, sono state accolte 63mila persone a fronte di circa 900 posti letto, al Pertini 78mila con soli 342 posti letto. Bene agli approfondimenti della procura purché non si inneschi un clima di caccia alle streghe» ha commentato Ignazio Marino, presidente della commissione sulla sanità , mentre il ministro della salute Renato Balduzzi, ha chiesto una relazione alla Polverini.
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