La truffa delle sim Indagati in 99, compreso l’ad

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L’inchiesta della procura di Milano sulla presunta truffa ha portato ieri i carabinieri a notificare nella sede milanese di Telecom l’avviso di conclusione indagini a 99 indagati oltre alla società , che risponde in base alla legge 231 sui reati commessi dai propri dipendenti. I fatti contestati, vanno dal marzo 2007 al marzo 2008: in questo periodo Telecom avrebbe ottenuto un vantaggio di circa 227 milioni di euro. Dei 99 indagati tre sono manager al vertice del gruppo – tra questi l’amministratore delegato Marco Patuano, in quanto legale rappresentante della società , anche se i fatti contestati risalgono a prima della sua nomina – e 14 dipendenti. Tutti gli altri sono per lo più rivenditori Telecom. Tutti hanno avuto maggiori incentivi – attraverso i bonus – dalla vendita delle sim card.
Gli indagati all’interno del gruppo sono accusati di associazione a delinquere finalizzata alla ricettazione di documenti di identità  e schede sim e falsi documentali anche in relazione al trattamento dei dati sensibili. I dealer, invece, rispondono di ricettazione e falso. I primi accertamenti sono stati svolti dai carabinieri di Busto Arsizio nel 2009 e la prima perquisizione negli uffici di Telecom risale al marzo 2009. Proprio allora fu smantellato il canale etnico del gruppo attraverso il quale sarebbero state vendute la maggior parte delle sim. Le schede venivano attivate intestandole a persone inesistenti (falsificando documenti) o ignare. I rivenditori Telecom le vendevano poi a prezzo maggiorato a persone che avevano interesse a non comparire come intestatari di una scheda telefonica.
La società  risulta indagata per non aver adottato misure efficaci per prevenire la commissione di reati da parte dei suoi dirigenti (in questo caso i responsabili del canale etnico) e per non aver vigilato in modo adeguato.
Telecom si definisce «parte lesa» e annuncia che si costituirà  parte civile nei confronti di tutti gli imputati. La società  precisa poi che «nell’ambito di questo procedimento aveva presentato già  nel 2008, in qualità  di parte offesa, due atti di denuncia-querela e sin dalla fase di avvio delle indagini aveva provveduto a sospendere i 14 dipendenti (nessuno dei quali dirigente) che risultavano all’epoca coinvolti e che risultano oggetto dell’attuale procedimento giudiziario».
Per quanto riguarda il fenomeno delle sim intestate irregolarmente, Telecom sostiene poi di aver messo in campo sin dal 2008 «una incisiva serie di azioni per porre rimedio a tale situazione; l’introduzione di specifiche misure organizzative e procedurali ha consentito di eliminare il fenomeno e di giungere alla bonifica delle sim-card intestate irregolarmente; degli avanzamenti di tale attività  la società  ha fornito ampia informazione al mercato, attraverso le proprie comunicazioni sociali inclusi i bilanci di esercizio».


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