“La Fiom resti in fabbrica” Fiat condannata a Bologna

Loading

TORINO – La Fiat non può cancellare i rappresentanti sindacali della Fiom. Anche se i metalmeccanici della Cgil non hanno firmato l’accordo aziendale. La sentenza emessa ieri dal Tribunale di Bologna è un brutto campanello d’allarme per il Lingotto e per i sindacati che avevano approvato gli accordi che dovrebbero escludere il maggiore sindacato in Fiat dal diritto ad avere le rsa. E infatti il Lingotto ha replicato ieri sera con durezza: «La Fiat – si legge in un comunicato ufficiale – è sorpresa e stupefatta» e naturalmente «farà  opposizione». Ma l’azienda non spiega come si comporterà  nei prossimi giorni perché la sentenza «intima alla società  convenuta di riconoscere i nominativi forniti dalla Fiom quali rsa e riconoscere altresì tutti i diritti conseguenti a tali nomine». Secondo i legali della Fiom «la sentenza va applicata immediatamente nonostante l’opposizione della Fiat».
Il ricorso vinto dalla Fiom a Bologna è identico ad altri trenta presentati dal sindacato in tutti i tribunali d’Italia in cui ha sede un insediamento Fiat. La tesi dei metalmeccanici della Cgil è che sia antisindacale il comportamento di un’azienda che esclude dal diritto di essere rappresentati i sindacati che non firmano gli accordi. Come se il diritto ad essere presenti in fabbrica si misurasse in base alla maggiore o minore adesione di questa o quell’organizzazione alle posizioni dell’azienda. Tema su cui la Fiat era già  stata condannata in luglio dal Tribunale di Torino per comportamento antisindacale. Condanna tanto più importante perché la stessa sentenza confermava invece la validità  dell’accordo di Pomigliano in tutte le altre parti. Il Tribunale di Bologna ha confermato ieri che escludere la Cgil dalla rappresentanza in Fiat costituisce «un grave vulnus al principio di democrazia nelle relazioni industriali». Perché, sottolinea il giudice, legare la rappresentanza in fabbrica alla firma degli accordi significa «correre il rischio che l’imprenditore scelga il proprio interlocutore sindacale».
Parole pesanti alle quali la Fiat replica sostenendo che «il Tribunale di Torino ha riconosciuto legittimo il contratto collettivo», ma dimenticando di ricordare che proprio sulla questione della rappresentanza quel tribunale aveva condannato il Lingotto nella stessa sentenza. Per il segretario della Fiom, Maurizio Landini, quella di ieri «è la dimostrazione che il nuovo contratto imposto dalla Fiat non ha obiettivi economici e produttivi ma quello principale di escludere la Cgil dai luoghi di lavoro. Per questo è molto positivo che il Tribunale abbia riconosciuto il diritto delle nostre rsa a entrare nel consiglio di fabbrica».


Related Articles

Sciopero degli edili, in piazza con orgoglio: «Vogliamo solo lavorare»

Loading

Nel pomeriggio il confronto a palazzo Chigi: meno burocrazia non significhi meno diritti. Lunedì altro tavolo tecnico col governo. Landini: bloccata la norma sull’80% di esternalizzazioni nelle municipalizzate

Censis, italiani sempre più poveri

Loading

Crisi
Corsa alla vendita di oro e beni personali. Disoccupazione ai massimi. Economia ferma al 1996

E’ una carrellata di dati preoccupanti quelli pubblicati dal Censis. L’istituto che osserva lo stato di salute economico e sociale delle famiglie italiane, fa una fotografia drammatica del Bel Paese, che fa tornare coi ricordi al periodo della ricostruzione del dopoguerra. Disoccupazione ai massimi, contrazione dei consumi, netto calo delle compravendite di case. Il Censis rivela una situazione di reale paura che spinge gli italiani a vendere il proprio oro per potersi mantenere e a tenere duro per affrontare una crisi nera che stenta ad attenuarsi.

Fiat-Chrysler Marchionne tratta con le banche

Loading

Dopo l’annuncio dell’accordo sia ad Auburn Hills, sede di Chrysler, sia a Torino, sede di Fiat, è ritornata la calma necessaria per completare le azioni — già previste — e concludere, formalmente e giuridicamente, entro il 20 gennaio, l’acquisizione del 100% di Chrysler.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment