Unicredit, corsa a quattro per la presidenza

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MILANO – Settimana decisiva per Unicredit. La concentrazione di pronostici infatti è quasi totale: i prossimi giorni saranno fondamentali per trovare il successore alla poltrona di Dieter Rampl e se proprio si vuole fare una scommessa, il nome verrà  deciso giovedì 12, dopo il Comitato governance, anche se non è quella formalmente la sede ufficiale per questo genere di decisioni (il comitato esprime solo pareri consultivi). Tuttavia il poker di candidati è ormai fatto: Massimo Tononi, il manager indipendente selezionato da Egon Zehnder (la società  di cacciatori di teste incaricata di svolgere la selezione per la poltronissima di Piazza Cordusio); ma anche Gian Maria Gros-Pietro, l’ex presidente dell’Iri e dell’Eni che attualmente ricopre la stessa carica in Atlantia e nel Credito Piemontese; insieme ad Angelo Tantazzi, ex presidente di Borsa Italiana e attualmente presidente di Prometeia e a Giuseppe Vita, presidente di sorveglianza del colosso editoriale tedesco Axel Springer, oltre che presidente di Allianz in Italia e da ultimo entrato anche nel cda di Rcs. Chi è vicino alla partita di piazza Cordusio si spinge anche un passetto più in là  e pensa che in realtà  i candidati più forti siano Vita e Gros-Pietro.
Ovviamente, vale per Unicredit la regola generale, secondo cui chi entra Papa in un Concistoro spesso ne esce cardinale; come dire, fino a quando non è stata presa la decisione finale c’è spazio sempre per rimescolamenti di carte e outsider che si impongano a sorpresa: da questo punto di vista molti ritengono che Fabrizio Palenzona, vice presidente della banca, non possa essere considerato del tutto fuori dal novero delle possibilità  (anche se altrettanti osservatori ritengono che sia stato sincero il suo proponimento di restare fuori dalla partita, non ritenendo che il clima intorno sia sufficientemente favorevole ad una sua discesa in campo).
Gli addetti ai lavori comunque ritengono che a metà  della prossima settimana verrà  deciso il candidato alla presidenza di Unicredit, sotto i buoni auspici del vicepresidente di Piazza Cordusio, Vincenzo Calandra, cui le Fondazioni e gli altri azionisti hanno affidato il compito di guidare il processo di selezione del futuro presidente dell’istituto. Il giorno prima, l’11, si vedranno Fondazioni e forse anche gli altri azionisti di Unicredit, per limare gli ultimi dettagli. Non solo guardando al comitato governance del giorno dopo ma anche in vista della decisione più ampia sulle liste per il rinnovo del cda che verrà  votato dal consiglio di amministrazione dell’11 maggio. Passaggio a sua volta non banale: si tratterà  infatti di vedere chi, tra le Fondazioni, farà  un passo indietro in termini di futuri posti in consiglio.
Il deposito delle liste è fissato infatti per lunedì prossimo, il 16 aprile, e sarà  anche quello il momento ultimo per decidere il presidente: non si trovasse un accordo per il 12, l’appuntamento successivo sarebbe appunto quello e probabilmente in tal caso aumenterebbero le probabilità  di veder emergere un nome diverso da quello incluso nella rosa attuale.


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