Alla radici del lavoro (planetario)
Corsi, convegni, riviste e libri dedicati alla World History, al «transnazionale» o alla «storia globale» hanno creato un nuovo terreno di studi, ma anche nuove prospettive entro le tradizionali partizioni delle discipline storiche. Accanto alla sociologia storica (Beverly Silver, Le forze del lavoro, Bruno Mondadori 2008, prontamente presentato su queste pagine da Benedetto Vecchi il 16 gennaio 2009), un esempio di grande interesse è offerto dalla storia del lavoro e dei lavoratori. Dobbiamo ora a Christian De Vito la cura e traduzione di una serie di contributi sulla Global labour history, in un denso volumetto appena pubblicato da ombre corte, che si conferma, grazie alla sensibilità di Sandro Mezzadra e all’apertura dell’editore, un canale di introduzione e diffusione delle proposte più interessanti delle scienze storiche e sociali internazionali. Gli addetti ai lavori sono da tempo consapevoli dell’importanza del lavoro dell’Istituto Internazionale di Storia Sociale di Amsterdam (http://socialhistory.org/), ma finora i cantieri allestiti dagli studiosi olandesi, in una fitta rete che si distende da un capo all’altro del mondo (India, Corea, Brasile…), non avevano conosciuto, «manifesto» a parte, una presentazione italiana (si veda però anche Nico Pizzolato, Fatiche globali. Un’agenda per la storia del lavoro, Zapruder, n. 10, 2006).
Related Articles
Il licenziamento e la solidarietà azzerata
Tute blu e partite Iva discutono il film dei fratelli Dardenne e la loro doppia solitudine
Le urne elettorali della società del controllo
Saggi. «Il populismo penale», un libro collettivo curato da Stefano Anastasia. Un fenomeno che coinvolge l’insieme delle democrazie liberali