Un miliardo di euro contro la povertà  piano del governo su anziani e bambini

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ROMA – Si avvicina il pagamento dei debiti arretrati da parte della pubblica amministrazione nei confronti delle imprese. Sono pronti i decreti del ministero dell’Economia e dello Sviluppo per avviare l’iter per la certificazione dei crediti. Potrebbero essere approvati già  oggi insieme – e questa è una novità  per la linea finora adottata dall’esecutivo – alla possibilità  di compensare (come ha proposto nei giorni scorsi il Pdl) i crediti maturati con i debiti iscritti a ruolo. 
Ad annunciare il tentativo di accelerare su questo fronte è stato ieri il viceministro dell’Economia, Vittorio Grilli, durante il suo intervento all’assemblea degli industriali di Roma e Lazio. L’ammontare dei crediti statali si avvicina a 70 miliardi di euro (oltre 100 se si considerano i debiti tra privati) e i tempi di pagamento si sono ulteriormente allungati nel triennio 2009-2011 passando da una media di 128 giorni a 180 giorni. Mentre in tutti gli altri paesi europei si sono ridotti e una direttiva comunitaria impone 30 giorni che possono diventare 60 in alcuni casi eccezionali. 
Il pagamento degli arretrati (se avverrà  in tempi ragionevoli) potrebbe costituire una boccata d’ossigeno per le imprese a corto di liquidità  in una fase in cui la crisi sembra acuirsi. Ieri è stato un vero allarme quello lanciato dal ministro dello Sviluppo, Corrado Passera: «Il disagio sociale e diffuso legato alla mancanza di lavoro in Italia è più ampio di quello che le statistiche dicono. Mettendo insieme disoccupati, inoccupati, sottoccupati e sospesi arriviamo a 5-6 forse 7 milioni di persone».
È a rischio la tenuta economica e sociale del Paese». Anche se poi il ministro ha voluto precisare che la prolungata mancanza di crescita può avere conseguenze sulla tenuta sociale di un Paese. Ma la conferma di una profonda difficoltà  economica è arrivata dai dati dell’Istat che segnalano una diminuzione della produzione industriale del 5,8 per cento nell’ultimo anno. Lo stesso Centro studi della Confindustria nella sua indagine congiunturale sostiene che «in Italia la ripresa si allontana». Peggiorano la domanda interna, l’export e il mercato del lavoro. Ieri il governo ha fissato i criteri per il credito di imposta del 50 per cento dei costi salariali per assunzioni a tempo indeterminato di lavoratori “svantaggiati” nelle regioni del Sud. A disposizione 142 milioni. Mentre i “piccoli” di Rete Imprese Italia parlando di un «paese in ginocchio» se dovesse aumentare l’Iva. La procedura per la certificazione dei crediti, sulla base della quale potrà  essere realizzata anche la compensazione, è semplice. Ci saranno due moduli da compilare: uno da mandare al relativo ufficio della pubblica amministrazione nei confronti del quale si vanta un credito; l’altro di risposta entro 60 giorni. Il processo dovrebbe essere gestito interamente sulla piattaforma elettronica che sta predisponendo la Consip. 
Tutte le amministrazione saranno obbligate a certificare l’esistenza del credito. Con questo documento l’imprenditore potrà  recarsi in banca (è in corso un negoziato tra imprese e Abi, l’associazione delle banche) per ottenere sostanzialmente un anticipo, sotto forma di credito. Lo stesso credito potrà  essere ceduto senza alcun atto notarile.


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