Fornero: “Nuovi interventi sul Welfare”

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gore non è finito. Eravamo sull’orlo del baratro e ci siamo fermati in tempo. Ma ora occorre ricostruire e risolvere i problemi strutturali dell’Italia». Pur senza entrare nel dettaglio e sfidando la contestazione dei centri sociali e di qualche sindacalista che ha anche cercato di impedirle di partecipare al dibattito al Festival dell’Economia di Trento, il ministro Elsa Fornero ha fatto intendere che il tempo dei sacrifici non è per nulla terminato. «Non abbiamo mai mentito agli italiani da quando è stato costituito il governo Monti – ha rivendicato il titolare del Walfare – e non dobbiamo farlo nemmeno in questa occasione. Il sistema della sicurezza sociale di cui hanno goduto gli italiani non era sostenibile, non eravamo così ricchi e non ce e lo saremmo potuto permettere. Non era sicurezza, era solo produzione di debito. E con la crisi ci è stato presentato il conto».
Fornero ha spiegato a chi, in particolare, è stato presentato: «Abbiamo preso provvedimenti duri. Togliere l’indicizzazione alle pensioni è stato chiedere un grande sacrificio. Così come prevedere che una generazione di lavoratori non più giovane andrà  in pensione più tardi. Ma era inevitabile per riequilibrare il patto tra le generazioni». Dove si orienteranno le prossime azioni del governo Monti in nome del rigore economico? Il ministro ha rivendicato di essersi schierata contro tagli alla spesa sociale, ricordando che qualcuno aveva suggerito di recuperare risorse per i nuovi ammortizzatori proprio da queste voci. Ma poi ha aggiunto: «Non saranno tagli, sia chiaro. Le chiamerei razionalizzazioni. Ci sono fondi che in questo momento vengono utilizzati male, per cui qualche aggiustamento ci sarà . La revisione degli indicatori socio-economici di sicuro andrà  fatta».
Se all’esterno dell’auditorium la Fornero è stata contestata – ad un tentativo di sfondamento dei manifestanti, non più di un centinaio, le forze dell’ordine hanno risposto con una carica, un uomo è stato ferito, il sindacalista Ezio Casagrande ha riportato una leggera lesione – all’interno più di un passaggio del suo discorso è stato sottolineato dagli applausi. Con una eccezione: quando ha ricordato che il governo Monti «è stato sul punto di introdurre una patrimoniale che sarebbe stata molto incisiva». I malumori serpeggiati in sala, dove c’erano per lo più da cittadini favorevoli al provvedimento, le ha fatto subito aggiungere: «Se lo avessimo fatto saremmo stati solo populisti. In Italia non si può introdurre una patrimoniale perché non esiste una anagrafe patrimoniale». Ma nemmeno così ha convinto la platea che l’aveva appena applaudita sul taglio delle pensioni.


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