«Con troppa austerità  disoccupazione al 25%»

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Il presidente americano Barack Obama è angosciato dalla crisi europea e dai suoi riflessi, perché dall’esistenza dell’euro dipende molto della sua ri elezioni di novembre. Ieri ha parlato alla Casa Bianca sui temi dell’economia e si è rivolto nuovamente ai leader europei, evitando questa volta di «rimproverare» l’Europa o dire agli europei cosa fare, senza rinunciare a un’analisi impietosa della situazione.
Attenzione, ha detto Obama, «con troppo austerità  la disoccupazione può arrivare al 25%», un riferimento alla rigidità  tedesca ma anche alla storia della Grande depressione del ’29. I leader europei, ha continuato il presidente americano, «capiscono l’urgenza della situazione: le soluzioni per la crisi europea sono dure ma ci sono e gli Stati Uniti appoggiano l’Europa».
Poi le ricette. «In Europa ci sono paesi con tassi di disoccupazione del 15 e 20 percento. Credo che con politiche di sola austerity si rischia di innescare una spirare negativa che ci lancia verso il basso. È necessario pensare subito a politiche di crescita a breve termine, stabilizzare i conti, e nello stesso tempo a un cammino di sviluppo economico più a lungo termine». Tutto questo, ha aggiunto, mentre «i leader europei stanno discutendo il rafforzamento del sistema bancario e si stanno muovendo nella giusta direzione».
Il sistema finanziario americano, dice il presidente, può assorbire lo shock europeo. «L’Europa ha il nostro sostegno e può farcela, ma è una delle nostre grandi preoccupazioni, perché è il nostro partner commerciale maggiore. Servono misure dure, adesso. Prima i leader europei agiranno, prima il mercato e la gente potranno tornare ad avere fiducia e prima potrà  esserci la ripresa».
Riferendosi direttamente alla situazione dei paesi più esposti, Obama ha detto che «da un lato c’è la Grecia, che in effetti ha speso più di quello che poteva. D’altro canto ci sono paesi come L’Italia e la Spagna che hanno un surplus e che hanno fatto riforme intelligenti, come quelle sul mercato del lavoro. Ora bisogna dare tempo e spazio perché queste riforme possano raggiungere i loro obiettivi e avere successo».
Sulla Grecia ha mandato un messaggio importante: «È nell’interesse di tutti che la Grecia resti all’interno dell’eurozona rispettando i suoi impegni nei confronti delle riforme. Riconosciamo il sacrificio che il popolo greco sta affrontando e i leader europei comprendono la necessità  di appoggiare il popolo greco se deciderà¡ di restare nell’euro – ha aggiunto Obama – ma il popolo greco allo stesso tempo deve riconoscere che le difficoltà  potrebbero essere ancora maggiori se scegliessero di uscire dall’area euro».
Il presidente ha poi detto che la situazione europea non è solo «una crisi del debito»: i mercati si sono innervositi e stanno rendendo costoso finanziarsi per alcuni paesi. Le borse europee hanno chiuso ieri deboli (Milano ha perso lo 0,74%), mentre Wall Street è andata in positivo dopo il discorso di Obama.


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