Il leader 5 Stelle: «Dieci milioni di italiani sono collusi con questo sistema marcio»
«Dobbiamo rifondare lo Stato in Italia», c’è «la possibilità di un cambiamento epocale», annuncia. E usa toni duri. «Siamo in guerra, se sbagliamo una virgola, una addizione, ci creano enormi difficoltà — spiega —. Credo, però, che convenga farci entrare. Perché se dovessero lasciarci fuori, per una quisquilia, succederebbe una confusione». Il leader dei Cinque Stelle se la prende poi anche con gli italiani. «Gli spagnoli vanno in piazza, nonostante il loro governo non abbia rubato, e noi non andiamo in piazza, nonostante il nostro governo abbia rubato tutto — dice —. Siamo troppo collusi, almeno 10 milioni di italiani sono collusi con questo sistema marcio». E in giornata sul blog spopola un filmato in cui si scusa per aver saltato sabato l’appuntamento a Empoli: «Se muoio vi garantisco che il funerale lo faccio a Empoli». Ieri intanto ha preso posizione sul caso Favia-Salsi anche Andrea De Franceschi. «Vorrei che si capisse che la critica costruttiva è un valore, che la biodiversità di pensieri e di idee è la nostra più grande ricchezza — scrive il consigliere regionale emiliano, l’unico assieme a Davide Bono non sfiduciato da Grillo —. Che il rispetto del singolo e l’amore del gruppo, sono la più preziosa differenza dagli altri. Vorrei che si razionalizzasse che uno vale uno, non uno vale l’altro».
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