La convenienza e la salita il Professore «tradotto»

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Convenienze
«Mi è abbastanza chiaro quale sarebbe la mia convenienza e dove mi porta la mia coscienza».
ovvero
Speriamo di non essermi giocato il Quirinale.
Eccetera, eccetera
«La convenienza è non fare strettamente niente, e sento dire che un giorno potrei accedere a eccetera eccetera eccetera…».
ovvero
Un eccetera eccetera eccetera con i corazzieri! Lo so, lo so: me l’hanno detto sia Bersani sia Napolitano.
Assalti alla diligenza
«È un imperativo morale, non so in che misura ci sarà  un seguito concreto»
ovvero
Ma avete visto i centristi? Che maniere! Per l’assalto alla diligenza, nel Far West, si aspettava almeno che fosse partita.
Arrabbiature
«Devo dire una parola di gratitudine ma anche di sbigottimento nei confronti del mio predecessore, Silvio Berlusconi»
ovvero
Vorrei non farlo arrabbiare, ma come si fa?
Comprensione mentale
«Faccio fatica a seguire la linearità  del suo pensiero (…) Un quadro di comprensione mentale che a me sfugge»
ovvero
Non ci sta più con la testa.
Fioriture
«Una fioritura sulla quale il centrodestra ha una fantasia molto più pregevole del centrosinistra»
ovvero
Nel Pdl ormai ne combinano di tutti i colori.
Che ti è successo?
«Le parole pesano anche in Parlamento e ne deve essere cosciente chi le dice e chi le ascolta»
ovvero
Onorevole Alfano, ma cosa le è successo?
Citofonare «partiti»
«L’intesa era: voi occupatevi delle questioni economiche e noi partiti ci occupiamo delle istituzioni»
ovvero
Mancate riforme? Niente modifica della legge elettorale? Io che c’entro? Parlate coi partiti.
Filarsi l’Italia
«Abbiamo avuto per anni un governo italiano che è stato in seria, seria difficoltà  a far sentire la propria voce in Europa»
ovvero
Tremonti, diciamolo, non se lo filava nessuno.
Costi e festini
«Il più grande costo della politica non è quello dei festini…»
ovvero
Comunque, immagino, dovevano costare parecchio.
Meglio di no
«Sto per emettere un’agenda erga omnes»
ovvero
Chi ci sta, ci sta. Se Berlusconi e Vendola non ci stanno, meglio.
Il pallone
«Non sono super partes, ma extra partes»
ovvero
Io vi presto il pallone. Giocate, divertitevi, menatevi tra di voi. Poi mi fate sapere.
Cosa aspettate?
«Se una o più forze politiche con credibile adesione a quest’agenda manifestassero il proposito di candidarmi a presidente del Consiglio, valuterei la cosa, ecco…»
ovvero
Avanti, cosa aspettate?
Sono qui
«A nessuno si può impedire di fare questo e, se permette, a nessuno diverso da me si può poi dare la decisione se eventualmente io sarei disponibile o no»
ovvero
Insomma, è un’ora che ve lo dico: io sono qui.
Imparzialità 
«Non mi sento minimamente non terzo»
ovvero
Mi sento imparziale.
Addio, Colle
«La sua domanda precorre tempi che probabilmente non si verificheranno mai»
ovvero
L’ho già  detto: per il Quirinale la vedo dura, a questo punto.
Se proprio insistete…
«Sarei anche un pronto ad assumere, un giorno, forse, se le circostanze lo volessero, le responsabilità  che mi venissero affidate dal Parlamento…»
ovvero
Certo, se insistono…
Pink&Green
«Nell’agenda Monti c’è molto pink e molto green»
ovvero
Vedete quanto sono attento, ragazze? Vedete come sono ambientalista, ragazzi?
Calvario a Natale
«Non credo che servano “discese in campo”, espressione che trovo orrenda. Abbiamo bisogno semmai di “salite in politica”»
ovvero
La politica è una cosa alta e difficile, signori! Diciamo pure, un calvario. Ma a Natale uno, a queste cose, non ci pensa.


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