Roma, cooperative sociali occupano l’assessorato ambiente

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E’ a rischio il posto di “400 lavoratori appartenenti per lo piu’ alle categorie svantaggiate (detenuti ed ex detenuti, disabili fisici e psichici, tossicodipendenti) e alle fasce deboli della societa’ (vittime della tratta, senza fissa dimora)” che si occupano del ‘verde’ pubblico.

A “minacciare il suicidio”, riporta ancora il comunicato, e’ Pino Pelosi, l’uomo che ha ucciso Pier Paolo Pasolini.

Le coop sociali ricostruiscono cosi’ la vicenda. “Il 31 dicembre scorso sono scaduti gli affidamenti del servizio di manutenzione di parchi e giardini di tutta Roma. Gia’ nel novembre 2012 il bilancio comunale aveva stanziato 2 milioni a favore dei servizi di manutenzione del ‘verde’ svolti dalle cooperative sociali, assegnati al V dipartimento (Politiche sociali) e non al X (Ambiente). Contestualmente il Consiglio comunale aveva approvato all’unanimita’ un ordine del giorno con cui invitava la Giunta comunale a prorogare gli affidamenti per la manutenzione del verde alle cooperative sociali, mentre il dipartimento V aveva bandito la gara per affidare ulteriori servizi in conformita’ allo schema guida della delibera 60 che disciplina gare e affidamenti in favore delle cooperative sociali”.

Nel frattempo “le cooperative incontravano l’allora assessore all’Ambiente, Marco Visconti, e poi l’attuale assessore all’Ambiente, Barbara Barbuscia, per ottenere le proroghe ai servizi scaduti il 31 dicembre e comunque ancora in parte eseguiti dalle cooperative sociali. Dopo numerosi incontri, anche alla presenza del vice sindaco Sveva Belviso, inaspettatamente il segretariato generale, proprio quando la procedura di gara indetta dal dipartimento V iniziava a concretizzarsi, non solo annullava la gara ma spostava arbitrariamente la competenza della gestione dei fondi dal V al X dipartimento, azzerando la procedura e disattendendo le linee guida del Consiglio comunale, con enorme perdita tempo. Nel frattempo, causa la fine degli affidamenti, i parchi hanno iniziato ad avere problemi di manutenzione e decine di lavoratori sono finiti in cassa integrazione. Intanto arriviamo a nuovi incontri con l’Amministrazione comunale a seguito dei quali vengono reperiti 800.000 euro per i servizi in questione, in attesa che il Dipartimento X faccia ripartire le gare”.

“Giovedi’ scorso, il 7 marzo- continua il racconto- durante la seduta del Consiglio comunale e dopo una serie di incontri sia con esponenti dell’amministrazione sia con i consiglieri comunali riusciamo a capire finalmente la causa di tale stallo: con incredibile protervia ed arroganza il dipartimento X guidato dall’assessore Barbara Barbuscia e dall’ineffabile capo dipartimento Tommaso Profeta vorrebbe distogliere le risorse destinate ai servizi eseguiti dalle cooperative sociali per assegnarle ad imprese private amiche, disattendendo da un lato la previsione di bilancio votata all’unanimita’ dal Consiglio comunale che destinava ulteriori 2 milioni alle cooperative sociali e dall’altro la mozione che imponeva alla Giunta di fare le proroghe di servizio alle cooperative stesse, il tutto con la motivazione che il Dipartimento non avrebbe piu’ fondi per qualunque intervento di manutenzione, sottacendo il fatto che le cooperative sociali svolgono egregiamente da oltre 20 anni i servizi di manutenzione del verde di Roma. Segnaliamo inoltre l’anomalia della gara di 4 milioni di euro per la sola manutenzione del verde di Villa Borghese che continua incredibilmente ad andare avanti nonostante la denunciata mancanza di fondi”.

“A seguito di tali comportamenti- spiegano- le cooperative sociali occuperanno ad oltranza l’assessorato all’Ambiente e l’ufficio del capo dipartimento fin quando la questione non verra’ risolta e fin quando il sindaco Alemanno non ripristinera’ le procedure votate all’unanimita’ dal Consiglio comunale e da lui stesso assunte in termini di impegno. Contestualmente chiedono al sindaco Alemanno di dare adempimento alla delibera 60 costantemente disattesa, di dare corso alle proroghe con gli 800.000 euro disponibili e contemporaneamente di indire la gara da 2 milioni di euro con le stesse procedure adottate dal dipartimento V. Il livello di lotta sara’ elevato e la misura e’ talmente colma che, per la prima volta prederanno parte alla nostra battaglia anche le cooperative aderenti a Confcooperative”. (DIRE)

 

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