La cooperazione sociale scrive ai 10 saggi. “Welfare, leva per lo sviluppo”

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ROMA – “Mantenere l’Iva per le prestazioni dei servizi socio-sanitari ed educativi resi dalle cooperative sociali al 4 per cento. Realizzare modelli di welfare che sostengano le famiglie grazie allo sviluppo di una rete di servizi e non attraverso dispersione di risorse. Rilanciare il Servizio Civile e favorire l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate”. Sono questi alcuni dei punti principali della lettera indirizzata da Giuseppe Guerini, portavoce dell’Alleanza delle Cooperative Sociali alla Commissione degli 10 saggi nominati dal Capo dello Stato, Giorgio Napolitano.

Un mondo, quello della cooperazione sociale, che rappresenta 12 mila imprese che danno lavoro a 380 mila persone e assistono quotidianamente oltre 6 milioni di cittadini utenti e che ha deciso di scrivere con la finalità  di “disegnare modelli di welfare che non brucino risorse, ma sostengano le famiglie vero ammortizzatore sociale del paese. Per questo, proponiamo che l’investimento per l’innovazione e lo sviluppo delle politiche sociali entri a pieno titolo tra gli interventi finalizzati al superamento della crisi presente ed alla ripresa della crescita del Paese”.

Altro punto fondamentale della lettera indirizzata alla Commissione insediata al Quirinale è la ricerca di criteri che favoriscano la “sussidiarietà  del federalismo fiscale da raggiungere grazie misure quali: rendere stabile il 5×1000 e semplificare le agevolazioni fiscali per le donazioni a enti e organizzazioni senza scopo di lucro”.
 

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