Crollano in Europa i sequestri di cocaina, eroina e amfetamine

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ROMA – Nonostante i segnali di tendenza alla diminuzione, è la cannabis la droga preferita dai cittadini europei: il suo consumo “rimane alto rispetto agli standard storici”. A fare il punto sul traffico di sostanze stupefacenti circolanti sul territorio europeo è l’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze di Lisbona (Oedt) nella Relazione europea sulla droga presentata oggi. Con numeri a 6 cifre, la cannabis è la sostanza stupefacente maggiormente sequestrata nel Vecchio continente, ma negli ultimi dieci anni, il numero dei sequestri di foglie di cannabis ha superato quello dei sequestri di resina ed ora equivale a più della metà  di tutti i sequestri di cannabis, dimostrando la crescente disponibilità  di foglie prodotte all’interno di molti paesi. 

Cannabis, crescono le produzioni autoctone. Nel 2011, spiega il rapporto, sono stati messi a segno 345 mila sequestri di foglie di cannabis (439 mila se si include la Turchia), contro i 345 mila sequestri di resina (353 mila, Turchia compresa). Tuttavia, rispetto ai quantitativi, le foglie sequestrate sono 147 tonnellate Turchia compresa, contro le 504 di resina. Quasi 4,5 milioni, invece il numero di piante sequestrate in 31 mila operazioni, soprattutto nei Paesi Bassi (2 milioni), in Italia (1 milione) e nel Regno Unito (627 000), mentre Spagna (26 tonnellate) e la Bulgaria (5 tonnellate) hanno segnalato i maggiori sequestri in termini di peso.

Dimezzati i sequestri di cocaina. Rispetto al 2006, spiega l’Oedt, quando furono sequestrate 120 tonnellate di cocaina, quelle intercettate dalle forze dell’ordine nel 2011 sono il 50 per cento in meno, circa 62 tonnellate. Cala anche il numero di sequestri, passati da 100 mila nel 2008 a 87 mila nel 2011. La riduzione nella quantità  di cocaina sequestrata è particolarmente sensibile nella penisola iberica, ove il totale intercettato da Spagna e Portogallo è passato dalle 84 tonnellate del 2006 alle 20 tonnellate del 2011. Sequestri record, invece, per Francia (11 tonnellate) e Italia (6 tonnellate). A preoccupare, però, la presenza di veri e propri laboratori in Europa. “Tra il 2008 e il 2010 la Spagna ha smantellato 73 impianti di estrazione secondaria, utilizzati per estrarre la cocaina da altri materiali, come cera d’api, fertilizzanti, plastica, prodotti alimentari o capi d’abbigliamento”.

Eroina, sequestri a picco. Secondo l’Osservatorio, la quantità  di eroina sequestrata nel 2011 è “la più bassa segnalata negli ultimi dieci anni, equivalente ad appena la metà  circa della quantità  sequestrata nel 2001”. In Europa, nel 2011, sono state sequestrate oltre 6 tonnellate di eroina, 13,4 se si considera anche la Turchia. Ridotto anche il numero dei sequestri (2001-2011): 63 mila contro gli oltre 40 mila nel 2011. Mentre è l’Afghanistan il primo paese produttore, il rapporto evidenzia anche una “piccola quantità  di oppiacei prodotta anche in Europa: si tratta principalmente di derivati domestici del papavero, segnalati in alcune zone dell’Europa orientale”.

Amfetamine e ecstasy, sequestri lontani dai record. Sono 5,9 le tonnellate di amfetamine sequestrate (6,2 tonnellate Turchia inclusa) in 35.600 sequestri. Un dato, spiega l’Oedt, che dopo gli incrementi degli ultimi anni, scende ai livelli di più di dieci anni fa, mentre crescono al contrario i sequestri di metamfetamine, pur rimanendo di lieve entità  sia per numero sia per quantità : una tonnellata, Turchia inclusa e oltre 9 mila sequestri. Anche per l’ecstasy, il numero dei sequestri e la quantità  di droga intercettata crolla. Nel 2011 sono state sequestrate 4,3 milioni di pasticche (5,7 Turchia inclusa) che “rappresentano una minima parte della cifra dell’anno in cui è stato raggiunto il valore massimo, ossia il 2002 (23 milioni)”. Preoccupano, invece, le 73 nuove sostanze psicoattive intercettate dal sistema di allerta rapido dell’Unione europea e il crescente numero di negozi ondine di droghe di nuova generazione: nel gennaio 2012 ne sono stati individuati ben 693.

 

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