Il «partito governativo» segna un primo punto per evitare la crisi

Loading

In realtà , è stato compiuto «un primo passo», nelle parole del premier Enrico Letta. E la tendenza del Pdl a esagerarne la portata rivela il significato simbolico che la decisione presa ieri dal governo ha; e l’esigenza di «venderla» nel modo migliore all’elettorato di centrodestra. Lo scetticismo di un alleato del Cavaliere a livello locale come la Lega, che parla di «grande bluff», lascia affiorare le incognite; così come la speranza di Letta che «l’Ue colga gli sforzi dell’Italia per rimanere virtuosa».
Ma è indubbio che politicamente la decisione presa in materia di Imu e di cassa integrazione, per la quale è stato stanziato un miliardo di euro, rappresenti un segnale al Paese: il messaggio obbligato, sebbene in attesa di verifica, di un’inversione di tendenza rispetto alle politiche di austerità . Sotto questo aspetto, sembra anche un viatico a Palazzo Chigi per arrivare senza troppe scosse oltre l’estate. La maggioranza è destinata a traballare quando arriveranno le nuove sentenze sui processi a Berlusconi di qui a qualche settimana. Almeno sul piano economico, però, ha prevalso la volontà  di andare d’accordo e di mostrare all’opinione pubblica un governo che tenta di reagire alla crisi.
Conta più questo che la gara un po’ fuori luogo a rivendicare primogeniture e vittorie: anche se ci può stare, per partiti che viaggiano con un piede nel governo e l’altro in campagna elettorale. La prospettiva, adesso, è che entro il 31 agosto sia riscritta la legge sulla tassazione degli immobili. Col Pdl che ribadisce in modo perentorio la volontà  di passare dalla sospensione dell’Imu alla sua abolizione; e col governo che, in maniera prudente, si tiene sulle generali, perché oltre ad approvare le misure bisognerà  trovare la loro copertura finanziaria. Altrimenti significherebbe rinviare il problema e non risolverlo.
Oltre tutto, gli enti locali già  protestano perché l’abolizione dell’Imu gli toglie un gettito fiscale rilevante. «Ci troviamo in una situazione “tampone” che offre una soluzione temporanea alla mancanza di liquidità », avverte il presidente dell’Anci, Alessandro Cattaneo. E ribadisce che i Comuni sono immersi nell’incertezza sui loro bilanci. Ma si tratta di aspetti che Palazzo Chigi ha deciso di mettere in secondo piano, rispetto all’esigenza di tenere unita una coalizione molto anomala; e di evitare che il Pdl e anche i settori meno governativi del Pd approfittassero dell’Imu per destabilizzare la maggioranza. Quando il segretario del Pd, Guglielmo Epifani invita a «non mettere mine» sulla strada di Enrico Letta, parla al centrodestra ma anche alla sinistra. E bilancia la soddisfazione berlusconiana ricordando i fondi per la cassa integrazione: «Una cifra importante che copre centinaia di migliaia di lavoratori soprattutto per le piccole e medie imprese», spiega Epifani, «non protette da altre forme di tutela».
Emerge in questo cambio di prospettiva il ruolo del ministro dell’Economia, Fabrizio Saccomanni, uomo di raccordo con Bankitalia e con una Bce che vuole abbinare al controllo dei conti pubblici misure per la crescita: un ruolo di garanzia. Ma sullo sfondo rimangono una riforma elettorale a rischio di incostituzionalità , che rimbalza fra Corte di Cassazione e Parlamento senza tuttavia fare emergere un’intesa; e i processi di Berlusconi fra Milano e Napoli, e le iniziative della magistratura di Palermo che convoca ex capi di Stato, compreso Carlo Azeglio Ciampi e Giorgio Napolitano, come testimoni nelle inchieste sui rapporti Stato-mafia. È un quadro nel quale si fronteggiano un «partito governativo» che vuole stabilizzare almeno per un po’ la situazione, e poteri decisi a impedire che si consolidi anche tenendo sotto tiro il Quirinale. Ieri ha vinto il primo, ma le insidie non sono finite.


Related Articles

Voto di scambio, pm in rivolta “A rischio i processi per mafia”

Loading

 Oggi il sì definitivo del Senato Critiche al nuovo testo: rende impossibili le inchieste

Marine Le Pen imita Trump “Francia fuori da Ue e Nato”

Loading

La leader Fn lancia la corsa per l’Eliseo. I sondaggi: sarà al ballottaggio “Stretta sulle frontiere, niente sussidi agli irregolari, via chi è schedato”

Bacio il rospo Monti. Però…

Loading

La nascita del governo Monti ci impone, io credo, di mettere tutte le nostre carte in tavola, compresa la nostra soggettività  e le nostre contraddizioni, nel pieno di uno sconvolgimento storico, sociale, mentale che sfida tutti i nostri schemi. E ci immerge in uno scenario inedito. Incomincerò dunque io a fare outing, con un paio di confessioni, sperando di essere seguito da molti.

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment