Strauss-Kahn torna nella polvere rinvio a giudizio per i festini di Lille

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PARIGI — Quando si è fatto rivedere, qualche settimana fa, ha ricordato i momenti “terribili” vissuti a New York. Durante una lunga intervista con la Cnn, Dominique Strauss-Kahn è apparso sollevato di non aver più pendenze con la giustizia americana, anche grazie a un’esosa transazione in civile con la presunta vittima di stupro, la cameriera del Sofitel. Dopo aver sborsato diversi milioni di euro — la cifra esatta non si è mai saputa — sperava che i conti con il passato fossero finalmente chiusi.
Si sbagliava. I guai peggiori per Dsk ormai non sono più in America, ma in patria. Ieri, l’ex direttore del Fondo monetario internazionale è stato rinviato a giudizio per sfruttamento aggravato della prostituzione dai magistrati di Lille che da quasi due anni indagano su un giro di squillo d’alto bordo. I giudici non hanno accolto la tesi degli avvocati di Strauss-Kahn, secondo cui lui non era a conoscenza che le ragazze presenti a vari festini, tra Lille, Parigi e Washington, fossero delle escort.
Davanti a una delle pm di Lille, Dsk aveva solo ammesso il gusto per fanciulle disponibili e consenzienti: “libertine”, come le ha definite. «Non ho mai pagato nessuno » ha aggiunto più volte. Le squillo erano infatti generosamente offerte da una rete di intermediari. Agli atti dell’inchiesta ci sono degli sms di Dsk in cui chiede a suoi uomini di fiducia di portare “merce”. Insieme a Strauss-Kahn, sono state rinviate a giudizio altre dodici persone con l’accusa di sfruttamento aggravato di prostituzione e truffa organizzata.
«Prendo atto della decisione. Mi difenderò serenamente davanti al tribunale» ha commentato ieri Strauss-Kahn. Uno dei suoi avvocati, Richard Malka, ha denunciato “l’accanimento” dei pm di Lille, in contrasto con il parere della procura che aveva chiesto l’archiviazione dell’inchiesta. Se la procura non farà appello, ci sarà dunque un processo l’anno prossimo, nel quale sfileranno prostitute, magnaccia, e ovviamente l’ex direttore del Fmi. Negli ultimi mesi, Dsk è tornato a fare conferenze internazionali, si è fatto ingaggiare come consulente in Russia e Cina. È stato persino convocato dal Senato francese per un audizione sulla situazione economica.
Dopo il divorzio con Anne Sinclair, che lo ha difeso anche economicamente nel processo americano, Strauss-Kahn ora ha una relazione con la manager televisiva Myriam L’Aouffir. La coppia ha fatto la molto glamour “montée des marches” all’ultimo festival di Cannes. Aveva avviato un percorso di riabilitazione della sua immagine pubblica. Il rinvio a giudizio di ieri rischia di complicare tutto. La promessa mancata della gauche, che fino al 2011 era il probabile candidato socialista all’Eliseo, continua a essere inseguito dalle sue allegre frequentazioni, non si sa quanto passate. «Non ho nessun problema con le donne» ha detto Dsk durante l’intervista alla Cnn.
Ma le domande del giornalista americano che si è aggiudicato l’esclusiva sono niente rispetto a quello che l’aspetta. Tra pochi mesi, Dsk si troverà davanti a un processo in cui verrà messo in piazza il suo vorace appetito sessuale.


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