Proclami e accuse tra i candidati dem Oggi il verdetto sul voto nei circoli

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ROMA — I renziani sono sicuri: «Abbiamo vinto». I cuperliani ribattono: «Avete l’ansia da prestazione, la partita è aperta». Ernesto Carbone: «Basta falsità, Renzi è primo». Matteo Orfini: «Renzi non cerchi di cambiare le carte in tavola. Il testa a testa che continuerà nella notte è la testimonianza più vera della vittoria politica di Gianni Cuperlo».
La sfida tra i due candidati avrà un esito ufficiale oggi, con la comunicazione data dal responsabile dell’organizzazione Davide Zoggia, che indicherà i tre ammessi alla fase finale, quella decisiva, con le primarie aperte a tutti gli elettori, l’8 dicembre.
Il balletto dei voti non si ferma fino all’ultimo. Un giochino un po’ stucchevole che fa sostenere ai due comitati di essere in vantaggio nel calcolo, parziale, dei votanti. Il Comitato Renzi spiega che su 153.940 voti scrutinati «Matteo Renzi è al 46%, Gianni Cuperlo al 38,2%, Pippo Civati al 10,5% e Gianni Pittella al 5,3%». Di rimando, il comitato Cuperlo riferisce: «In base ai dati in nostro possesso, raccolti dal territorio, dalle oltre 3.000 assemblee di circolo, dove si sono espressi 132.408 iscritti, Cuperlo ha il 43,9%, Renzi il 42,1%, Civati il 10,8%, Pittella il 3,3%».
Nel partito c’è chi è infastidito da questa pratica bizzarra: la diffusione di dati elettorali da parte non del partito o di un ente terzo e imparziale, ma dagli stessi candidati. Il responsabile organizzazione, Davide Zoggia, si difende: «I dati li comunichiamo alla fine, come da decisione presa all’unanimità. Darli prima, parziali, non avrebbe avuto senso e avrebbe rischiato di influenzare il voto». I due comitati, però, li hanno forniti in abbondanza: «Ma io non posso intervenire su di loro. Teniamo anche presente che sono 7.000 circoli e che i congressi sono gestiti da volontari».
Ma il malumore avanza e da parte dei cuperliani si lancia l’allarme brogli. Orfini non li chiama così, ma è l’unico a lanciare un segnale pubblico, sia pure misurato: «Ci giunge qualche voce di irregolarità sul territorio, a onor del vero molto limitato. Crediamo che sia dovere di tutti vigilare perché tutto si svolga regolarmente». Patrizio Mecacci, coordinatore del Comitato Cuperlo, rilancia: «Su Salerno situazione allarmante». Zoggia considera il fenomeno, per ora, circoscritto: «Ci è giunta solo qualche segnalazione da Messina e da Salerno. Saremo rigorosi, nel caso, ma aspettiamo di verificare». Il renziano Ernesto Carbone ribatte: «Dicano in cosa consistono questi casi, non ha senso un allarme generico».
Renzi, ospite da Fabio Fazio, prova a tranquillizzare il governo: «Intanto sono contento di aver preso i voti del Pd, che non era scontato. Mi piacerebbe tanto giocarmi la partita per il Paese e diventare premier, ma in questo momento non ha senso. C’è una persona del Pd che deve fare alcune cose per il Paese e sarebbe davvero ingiusto mettere davanti le mie ambizioni». A Massimo D’Alema, invece, riserva una battuta velenosa: «C’era un disegno di D’Alema che dice: Renzi vince le primarie, ma tra gli iscritti non ce la fa. D’Alema pensa che se vinciamo noi distruggiamo la sinistra, dimenticando che l’hanno distrutta loro la sinistra. È la prima volta che perde un congresso, lo voglio dire».
Una battuta anche sul Pdl: «Hanno fatto una scissione a tempo determinato. Lupi ha detto che si scindono, però alle elezioni si alleano con Forza Italia. Si lasciano oggi per rimettersi insieme domani, come Ridge e Brooke. Berlusconi mette insieme tutti, una coalizione self service».
Alessandro Trocino


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