Tsi­pras detta i compiti: nuove leggi e niente tv

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La prio­rità, per Ale­xis Tsi­pras, è ben chiara: «Riu­scire a difen­dere la dignità dei greci, per poter, nei pros­simi quat­tro anni, sot­trarre il paese al com­mis­sa­ria­mento dei cre­di­tori e, paral­le­la­mente, pro­teg­gere da subito i più deboli». È quanto ha voluto subito sot­to­li­neare, nel corso della riu­nione del primo con­si­glio dei mini­stri, prima della par­tenza per New York, dove oggi pren­derà parte all’assemblea gene­rale delle Nazioni Unite. Il lea­der della sini­stra greca ha sot­to­li­neato che tutti i mini­steri dovranno essere inin­ter­rot­ta­mente in con­tatto tra di loro, in modo da risol­vere velo­ce­mente qua­lun­que pro­blema debba essere affron­tato congiuntamente.

Tsi­pras ha ricor­dato ai mini­stri che «nes­suno è fisso, e tutti devono dimo­strarsi all’altezza dei com­piti e delle respon­sa­bi­lità», chie­den­do­gli di non diven­tare i prin­ci­pali ospiti delle tra­smis­sioni tele­vi­sive del mat­tino, dal momento che il loro lavoro deve essere svolto all’interno dei ministeri.

Tra le prin­ci­pali leggi che dovranno essere votate nelle pros­sime set­ti­mane ci sono quelle con­tro il con­trab­bando del tabacco, per l’assegnazione, secondo regole ben chiare, delle fre­quenze alle tv pri­vate e sulle coo­pe­ra­tive degli agri­col­tori e sul soste­gno alla ricerca. Un’altra prio­rità è creare un sistema sani­ta­rio nazio­nale che offra assi­stenza a tutti i cit­ta­dini greci e com­batta, tra le altre cose, la ben nota pra­tica della busta­rella (in greco fake­làki) ai medici. Quanto alla poli­tica eco­no­mica, il pre­si­dente di Syriza e capo del governo ha detto ai suoi col­la­bo­ra­tori che «è di fon­da­men­tale impor­tanza non per­dere nean­che un palmo del ter­reno gua­da­gnato nel corso della trat­ta­tiva e non per­met­tere alle poli­ti­che neo­li­be­ri­ste di pre­va­lere».
Tsi­pras è tor­nato pure sul tema dei con­tratti col­let­tivi di lavoro, insi­stendo sul fatto che dovrà essere fatto ogni pos­si­bile sforzo per­ché pos­sano tor­nare in vigore, come anche per riu­scire a valo­riz­zare, e non sven­dere, i beni pub­blici. Il governo pre­pa­rerà anche una pro­po­sta alter­na­tiva da pre­sen­tare ai cre­di­tori, in modo da man­te­nere il carat­tere pub­blico di parte delle infra­strut­ture dell’ente per l’energia elet­trica e della rete. Un punto nevral­gico è l’individuazione di misure equi­va­lenti alter­na­tive e cre­di­bili, rispetto a quelle impo­ste da Fmi, Bce e Com­mis­sione, per poter pro­teg­gere le cate­go­rie che più hanno sof­ferto a causa dell’austerità di que­sti cin­que anni.

Tsi­pras, tut­ta­via, sa bene che per poter arri­vare a tutti que­sti risul­tati deve poter con­tare su una ripresa dell’economia e sulla soli­dità del sistema ban­ca­rio, per cui la scom­messa rea­li­sti­ca­mente più dif­fi­cile, da vin­cere nel corso dei pros­simi mesi, sarà poter far pas­sare delle misure di sini­stra, raf­for­zando le poli­ti­che sociali, ma anche cer­care di evi­tare un con­ti­nuo muro con­tro muro con i cre­di­tori, che potrebbe ren­dere la situa­zione eco­no­mica del paese dif­fi­cil­mente gesti­bile. Il nego­ziato sull’alleggerimento del debito pub­blico di Atene, d’altra parte, ini­zierà solo dopo la prima valu­ta­zione, da parte del le isti­tu­zioni cre­di­trici, dell’applicazione del com­pro­messo fir­mato da Atene un mese e mezzo fa, anche con even­tuali misure alter­na­tive. E tutto ciò, rea­li­sti­ca­mente, avverrà entro le pros­sime quat­tro settimane.

Unità Popo­lare, infine, in un comu­ni­cato uffi­ciale ha rico­no­sciuto che il 2,9% otte­nuto alle ele­zioni di dome­nica è lon­tano dalle aspet­ta­tive della vigi­lia e ha espresso comun­que la con­vin­zione che l’applicazione del Memo­ran­dum sia desti­nata a fal­lire. Il par­tito, con a capo Pana­jo­tis Lafa­za­nis, pro­mette che «sarà pre­sente nelle lotte poli­ti­che e sociali» e che «par­te­ci­perà atti­va­mente al dia­logo sul pre­sente e sul futuro della sinistra



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