Stragi sul lavoro. Due camionisti schiacciati a Roma e nel Bresciano

Stragi sul lavoro. Due camionisti schiacciati a Roma e nel Bresciano

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 Stessa tragica dinamica a poche ore di distanza. Nella provincia lombarda già tre morti dall’inizio dell’anno

 

Due lavoratori morti a poche ore di distanza nello stesso tragico modo, a far riparti. Due camionisti schiacciati dai materiali che stavano scaricando dai loro camion. Uno in provincia di Roma alle 6 di mattina, l’altro nel Bresciano solo tre ore più tardi.

Massimo Pezza aveva 23 anni. Ieri mattina era in una azienda per lo smaltimento dei rifiuti a Fonte Nuova, vicino a Roma. Il lavoratore era alla guida di un camion. Il mezzo pesante, con braccio elevatore, avrebbe urtato dei pannelli in cemento che cadendo hanno investito la cabina. I soccorsi dei colleghi sono stati inutili: Massimo Pezza, all’arrivo dei vigili del fuoco e del 118, era già morto.

È stata disposta l’autopsia sul corpo alla medicina legale del Policlinico Gemelli di Roma.

Subito aperta un’indagine, secondo quanto si apprende al momento sarebbe a carico di ignoti. A coordinare l’operazione è il procuratore Francesco Menditto. Nel frattempo i carabinieri della locale stazione di Mentana hanno ascoltato i responsabili del deposito dove lavorava Massimo Pezza.

Giovedì al quartiere Pietralata di Roma un operaio era precipitato da una impalcatura e versa in gravi condizioni.

Poche ore dopo, stesso tragico copione a Rodengo Saiano, piccolo comune in provincia di Brescia.

La vittima è un uomo di 64 anni: stando alle prime informazioni trapelate, era al lavoro nello stabilimento di via degli Artigiani della Metra Srl, ditta che produce sistemi in alluminio integrati, quando gli sarebbe caduta addosso una pesante lamiera, schiacciandolo. Inutili gli sforzi per salvarlo da parte dei sanitari del 118.

La dinamica delle tragedia, avvenuta poco dopo le 9.30, è al vaglio dei carabinieri di Gardone Val Trompia e dei tecnici del nucleo prevenzione e sicurezza sul lavoro di Ats.

È il terzo morto sul lavoro nel giro di soli 8 giorni nel Bresciano. Mercoledì 11 gennaio, il grave incidente costato la vita al 28enne Nicola Battagliola (spirato 24 ore più tardi al Civile di Brescia). Lunedì 16 gennaio, mentre Flero diceva addio al giovane operaio, a Seniga perdeva la vita Mario Vergine: precipitato dal tetto della porcilaia che stava sistemando, per il 67enne – titolare dell’azienda agricola “La Vergine” – non c’era stato più nulla da fare.

* Fonte/autore: Nina Valoti, il manifesto

 



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