Traghetto dirottato da Taranto a Napoli e a Manduria la polizia schiera i cani
MANDURIA – Anche cani da guardia per tenere d’occhio gli immigrati di Manduria. Nessuno conferma questa indiscrezione, ma da Roma potrebbero arrivare già oggi nella città dei messapi le unità cinofile. Non è chiaro ancora se si tratta di quelle in dotazione ai carabinieri o alla guardia di finanza. Non sbarcheranno invece stamattina nel porto di Taranto altri 1.037 nordafricani provenienti da Lampedusa. Sono a bordo di nave Clodia, che aveva puntato la prua verso il capoluogo ionico. Ma, all’altezza di Reggio Calabria, arriva l’ordine di cambiare rotta: avanti tutta lungo il Tirreno, per attraccare a Napoli. La forte tensione che si respira a pieni polmoni a Manduria, dove dopo le fughe di massa di venerdì e sabato della scorsa settimana nel campo con le tende blu sarebbero rimasti a vivere 1.300 tunisini, deve avere convinto il ministero dell’Interno a non calcare la mano. Continua a dormire all’esterno della tendopoli, un centinaio di migranti. Protestano perché vogliono ottenere un permesso di soggiorno. Le forze dell’ordine guardano a vista i manifestanti. Ma non intervengono, secondo le direttive impartite dal questore Enzo Mangini. Le stesse forze dell’ordine consentono ai cittadini stranieri di entrare e uscire agevolmente dal centro di accoglienza. A quelli che raggiungono a piedi la stazione ferroviaria più vicina, Oria, permettono di salire sul treno. «Li faranno scendere quando arriveranno a Taranto o a Bari» spiegano dipendenti di Trenitalia.
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