Firenze, 70 eritrei e somali occupano ex fabbrica

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FIRENZE – Dopo aver subito lo sgombero alla tendopoli abusiva accanto alla Fortezza, i settanta rifugiati somali ed eritrei di Firenze, tutti senzatetto, hanno occupato stamattina gli stabili abbandonati dell’area ex Campolmi, in via delle Muricce, zona Isolotto. L’irruzione, avvenuta grazie al supporto del Movimento di Lotta per la casa, è avvenuta intorno alle 10.30. L’area in questione è stata fino al 1969, sotto il nome Campolmi, una fabbrica per la produzione di concimi. Negli anni Settanta passò in mano ad artigiani e ditte varie che si occupavano di infissi e imballaggi. Nel 1984 un grande incendio devastò gran parte della struttura, provocandone al suo interno forti esplosioni per la probabile presenza di materiale infiammabile al suo interno. Da allora, nonostante i numerosi progetti comunali di riqualificazione, niente è cambiato.  L’area non può essere demolita visto che è sotto la Protezione dei Beni Culturali. L’area, visto il prolungato abbandono, è molto degradata. La sporcizia e l’incuria regnano incontrastate, ma gli immigrati occupanti sembrano accontentarsi. “Non è il massimo – ha detto all’unanimità  un gruppo di eritrei – ma è sempre meglio che dormire per strada. In questo modo possiamo ripararci sotto un tetto, non abbiamo alternative”.

“Sarà  un lavoro lungo e difficile – spiegano i responsabili del Movimento di lotta per la casa – ma cercheremo di auto recuperare questo edificio. Ci vorranno mesi, ma l’occupazione è l’unica soluzione possibile per offrire a questi settanta profughi un tetto sotto cui vivere”. Al momento gli esterni degli stabili sono presidiati dalle pattuglie di polizia e carabinieri.

 

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