Italia sotto tiro, spread ai massimi e la Borsa lascia sul terreno il 4%

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ROMA – Italia di nuovo sotto attacco. Ed è un giorno di passione per i mercati, un lunedi nero che segue il tonfo dello scorso venerdi. La speculazione incalza, ora dopo ora. Così i titoli bancari crollano, la Borsa perde il 3,96% e scivola ai minimi dal 2009, bruciando 16 miliardi di capitalizzazione. Lo spread (differenziale di rendimento) tra i titoli italiani e il bund tedesco, considerato solido e affidabile, si allarga fino al record storico di 305 punti (da 245 che era). L’euro scivola a quota 1,4035 sul dollaro. Le autorità  Ue si riuniscono al capezzale di Eurolandia: temono il rischio-contagio. Preoccupatissima, la tedesca Angela Merkel telefona a Silvio Berlusconi: «Approvate la manovra», «abbiamo fiducia in voi».
Sono ore drammatiche. La sfiducia pare diffondersi. Pesano le incertezze del quadro politico italiano e gli scandali. C’è il timore che le tensioni all’interno della maggioranza possano ripercuotersi sull’approvazione parlamentare del piano di risanamento dei conti pubblici approntata dal governo: il ministro Giulio Tremonti lo illustrerà  oggi stesso, al Senato. Il tutto, in un mercato già  scosso per la crisi del debito sovrano e percorso da mille voci, non ultima quella su un possibile raddoppio, fino a 1500 miliardi, della dotazione del fondo salva-stati. Perciò, un’ondata di vendite travolge i listini. I contratti assicurativi contro il rischio default (i Cds) volano ai massimi storici. Gli spread impazzano non solo in Italia, ma anche in Spagna (quota 337). Finiscono sotto pressione pure i titoli pubblici della Francia, al massimo dal 2009. Tensioni si registrano sui bond di Belgio, Olanda, Finlandia. Soffrono Irlanda e Portogallo, già  salvati. Si cerca una via d’uscita alla crisi della Grecia. Tutte le Borse europee patiscono, anche se Milano è maglia nera. Madrid, l’altro paese preso di mira, lascia sul campo il 2,69%. Cali vistosi si registrano ovunque, da Londra (-1,03%) a Parigi (-2,71%), da Francoforte (-2,33%) ad Amsterdam (-1,85%), da Stoccolma (-1,53%) ad Atene (-3,48%). E anche a Wall Street, il Dow Jones perde l’1,20% e il Nasdaq il 2%.
A Bruxelles le massime autorità  europee (presente anche il Fondo monetario internazionale) tengono un meeting straordinario per fermare i timori di contagio. «Non è un gabinetto di crisi», assicura il presidente del Consiglio Ue, Herman Van Rompuy. Ma certo, poco ci manca. Il vertice è proseguito con una riunione dell’Eurogruppo fra i ministri delle Finanze Ue, presente Giulio Tremonti; oggi toccherà  all’Ecofin. I partner Ue comunque fanno quadrato sull’Italia. Oltre alla Merkel, anche il ministro tedesco Wolfgang Schauble esprime «piena fiducia» nella manovra del governo. La spagnola Elena Salgado: l’Italia non ha bisogno di aiuti perché «ce la farà  benissimo da sola».
Nonostante tutto, il paese resta sotto tiro. La Consob, che ha appena deciso nuovi paletti e nuove regole sulle vendite allo scoperto per tagliare le unghie alla speculazione, fa sapere che non di questo si tratta, bensì di vendite effettive. I tassi sui Bpt decennali arrivano a quota 5,68%. Si trattiene il fiato per un’asta di Bot da 6,75 miliardi prevista per oggi e altre di Btp per giovedi. L’economista Giacomo Vaciago già  calcola che il record di 300 punti base degli spread «ci costerà  a regime su base annua 15 miliardi di euro» perchè aumenteranno gli interessi sul debito. Ma il presidente dell’Abi, Giuseppe Mussari, si dice convinto che l’Italia non è tra i Paesi Ue in difficoltà  sul debito.
Le dimensioni dell’economia italiana spaventano. Ne risente anche l’euro: oltre allo scivolone verso il dollaro, la moneta europea accusa un minimo storico sul franco svizzero (1,1672), considerato un bene rifugio.


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