Da oggi osservatori in azione nella città  ribelle di Homs

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Anche ieri segnalate vittime a Homs, mentre in serata sono arrivati i primi osservatori inviati dalla Lega araba nella capitale siriana. Stando a fonti dell’opposizione, ieri ci sono stati 23 morti a Homs »martellata dall’artiglieria» delle forze del presidente Assad. Di un »vero e proprio assedio» contro la città  ribelle ha parlato il Consiglio nazionale siriano (Cns), ombrello dell’opposizione all’estero, che ha chiesto fosse proprio Homs la prima tappa degli osservatori arabi nel paese. Ieri però il Cns ha già  concluso che le restrizioni imposte da Damasco all’azione degli osservatori, per «ragioni di sicurezza», impediranno alla delegazione di lavorare. «Alcuni osservatori sono già  a Homs, ma hanno detto di non potersi recare nei luoghi dove le autorità  non vogliono che vadano«, ha detto il presidente del Cns, Burhan Ghalioun, a Parigi. E la Francia gli è andata subito dietro, lanciando ingiungendo alle autorità  di Damasco «di consentire, sulla base del piano della Lega araba, l’ingresso degli osservatori nella città  di Homs«. Peraltro fonti degli osservatori al Cairo ieri mattina hanno affermato che la missione comincerà  proprio dalla città  ribelle di Homs, per poi visitare anche la capitale Damasco e le città  di Hama e Idlib. Si vedrà  a partire da oggi quando sarà  operativa sul terreno la squadra giunta ieri composta da 50 osservatori e 10 funzionari della Lega araba.


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