Dopo le Indecisioni di Roma sui Marò il tardivo Intervento di Bruxelles

Loading

Sono tempi di reazione che si commentano da soli. Ma non è tutto. La portavoce della baronessa fa sapere: «Noi abbiamo sempre seguito la situazione in stretto contatto con le autorità  italiane. Ora stiamo intraprendendo un’azione diplomatica per arrivare a una soluzione soddisfacente».
Bruxelles, dunque, non solo parte in ritardo, ma anziché piombare sul caso si muove al rallentatore. Spiace dirlo, ma è l’ennesima occasione persa per replicare alla domanda: a che serve l’Alto rappresentante? Nel Trattato costituzionale la risposta ci sarebbe. Tra le altre cose questa nuova figura istituzionale si dovrebbe occupare del «consolidamento e del sostegno dei principi del diritto internazionale». Sia chiaro allora che la Ashton non sta facendo un favore all’Italia, ma finalmente il suo dovere. Secondo punto: con i marò in prigione, accusati di aver ucciso due pescatori indiani, si sente la necessità  di una mossa Ue più decisa. È un pensiero condiviso dal sottosegretario Staffan de Mistura, da settimane inchiodato sul campo: «Il segnale della Ue è un primo passo, ma abbiamo bisogno di una presa di posizione esplicita sul fatto che la giurisdizione spetti all’Italia». 
Il governo italiano, dopo oscillazioni e titubanze, sta cercando di trasformare il caso Enrica Lexie in quello che è sempre stato fin dall’inizio: un contenzioso di diritto internazionale che riguarda anche altri Paesi e non un tiro alla fune tra Italia e Kerala. Aspettiamo il risultato delle indagini, ma un fatto è certo: Massimiliano Latorre e Salvatore Girone erano a bordo della petroliera in qualità  di militari in servizio. Non in crociera.


Related Articles

I miliardi dei narcos nelle banche Usa

Loading

 Cifre da capogiro derivanti dal narcotraffico sono state riciclate in alcune banche statunitensi. Le pene inflitte dai tribunali Usa sembrano irrisorie rispetto alle gravi accuse.

Voto storico in Colombia, con Gustavo Petro presidente

Loading

Gustavo Petro è stato eletto presidente con il 50,5% dei voti. E’ la prima volta che un candidato di sinistra vince le elezioni nel paese. La posta in gioco è altissima e coinvolge la promessa di abbattere la violenza che domina la politica e la società nel Paese

MENO EGOISMO PIà™ EUROPA

Loading

“Attenti ai fantasmi del passato la crisi li sta risvegliando proprio ora ci serve più Europa” L’ex cancelliere Helmut Kohl: basta egoismi Il personaggio   Agli scettici ricordo gli enormi progressi fatti: la riunificazione tedesca e l’allargamento ai paesi dell’ex Cortina di ferro Dobbiamo guardare oltre l’orizzonte del nostro piatto: stare uniti ci ha portato la pace e reso più competitivi 

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment