Agenzia di inserimento lavorativo per i detenuti: Dap blocca il progetto
ROMA – Il megaprogetto di inserimento lavorativo per detenuti ed ex detenuti voluto dall’ex guardasigilli Angelino Alfano è stato bocciato. A darne notizia è il capo del Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria, Giovanni Tamburino nel corso della presentazione alla stampa del protocollo d’intesa tra Anci, Dap e ministero della Giustizia sui lavori di utilità comune. Il progetto, denominato AnRel (Agenzia nazionale reinserimento e lavoro detenuti ed ex detenuti), era stato presentato due anni fa con una conferenza stampa presso il ministero della Giustizia alla presenza dell’allora sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta, dell’ex capo del Dap (allora in carica) Franco Ionta e di Salvatore Martinez, presidente della Fondazione mons. F. Di Vincenzo e di Rinnovamento nello Spirito Santo (Rns), organizzazione capofila del progetto. Un’agenzia da 4,8 milioni di euro che però non vedrà mai la luce, secondo l’attuale capo del Dap.
“Si è deciso di bloccare e soprassedere alla esecuzione di questo progetto – ha spiegato Tamburino -. La decisione presa dalla precedente amministrazione è stata sottoposta a verifica. Questo stanziamento così rilevante, del quale una parte altrettanto rilevante dell’80% destinata nelle previsioni a compensare l’attività della stessa agenzia, dava dei motivi di perplessità ”. Secondo quanto afferma il capo del Dap, “la Cassa delle ammende ha anche ritenuto di dover domandare un parere all’Avvocatura dello Stato per verificare se e come uscire da questo progetto, che aveva trovato per la verità un momento di approvazione in precedenza”. Tamburino ha infine spiegato come a differenza di AnRel, “il progetto dell’Anci non prevede alcun tipo di retribuzione e compenso che vada ai soggetti di questi protocolli. Tutta la spesa, il 100% di quello che verrà investito, sarà utilizzato unicamente per il lavoro dei detenuti”.(ga)
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