Migranti e tonni, leghista sotto accusa

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Un motivo in più per non mangiare tonno». Anna Giulia Giovacchini lo ha scritto su Facebook, dispiaciuta a suo modo che un centinaio di migranti si fossero salvati aggrappandosi alle reti. Giudizio che non è passato inosservato, visto che la signora Giovacchini è una militante della Lega a Monza (non eletta alle ultime amministrative) e fino a ieri mattina referente per la tutela degli animali del Comune. Incarico subito revocatole dal sindaco.
Lei è in vacanza negli Stati Uniti. Da Oltreoeceano ha messo il commento online e lo ha tolto («su consiglio di un amico della Lega»). Non è pentita: «Non volevo offendere nessuno, ma la clandestinità è un reato e l’assistenza, per carità giusta, è un costo che dobbiamo pagare noi». La Giovacchini non è riuscita a convincere neppure la Lega. Matteo Salvini è sbrigativo: «Ognuno è responsabile di quello che scrive, vada a lavorare». Nelle stesse ore cinque deputati del Carroccio si presentavano a sorpresa al Centro di accoglienza di Lampedusa. «È al limite del collasso», hanno detto all’uscita gli onorevoli Bragantini, Molteni, Fedriga, Invernizzi e Prataviera. Ieri mattina, nuovi sbarchi. Oltre mille gli stranieri in una struttura che dovrebbe contenerne al massimo 250. In giornata sono partiti i trasferimenti, così come annunciato dal ministro Angelino Alfano. Denuncia Save the Children: ci sono 128 minori presenti, molti sono costretti a dormire a terra.
Invece sulle coste dell’Agrigentino è stato trovato un altro corpo senza vita di un immigrato, nella stessa zona dove cinque giorni fa era stato recuperato un altro cadavere.


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