Tagli ai ministeri e agli enti locali In vendita immobili per 500 milioni

Loading

ROMA — Via libera alla manovrina da 1,6 miliardi per rientrare dentro la soglia del 3%. Per il ministro del Tesoro Fabrizio Saccomanni la copertura arriva per 500 milioni dalla vendita di immobili del demanio e 1,1 miliardi dai tagli ai ministeri e alla riduzione dei margini di spesa per gli enti locali. Sono così saltate altre ipotesi, già smentite ieri mattina, come l’aumento dell’acconto Ires e Irap dal 101 al 103% e l’incremento delle accise sulla benzina di 6,5 centesimi al litro. Però sono saltati anche i 330 milioni per finanziare la cassa integrazione in deroga di cui il governo si occuperà più avanti. In meno di due ore il Consiglio dei ministri ha licenziato il decreto di aggiustamento dei conti e fatto una ricognizione per preparare la legge di Stabilità che vedrà il semaforo verde martedì prossimo. «Domani sarò a Washington per l’assemblea del Fmi e mi faceva piacere annunciare — ha affermato Saccomanni — non solo che il governo ha ottenuto la fiducia dal Parlamento ma anche che abbiamo preso misure per riportare il saldo di indebitamento netto nella soglia del 3%».
Il capogruppo Pdl alla Camera Renato Brunetta, seppur con toni meno garibaldini del solito, aveva criticato la filosofia della manovra — secondo i rumors — pur ammettendo che era «necessaria». Per lui meglio sarebbe stato lavorare di fino sui 10 miliardi di pagamenti da parte delle amministrazioni pubbliche. Il governo ha comunque deciso di destinare anche 210 milioni per fronteggiare l’emergenza immigrazione. Rinviati, invece, oltre ai 330 milioni per il rifinanziamento della cassa integrazione in deroga, anche i 35 milioni per sostenere la social card. Sono stati contabilizzati altri 120 milioni sul fondo solidarietà comunale 2013 per assicurare la spettanza ai Comuni dal gettito Imu ed è stato sospeso per il 2013 il vincolo del patto di stabilità interno con la possibilità per le Regioni virtuose di ridurre le addizionali. In zona «generosità» anche l’alleggerimento dell’esposizione creditizia delle banche nelle operazioni con strumenti derivati per favorire un più agevole collocamento dei Titoli di stato. Così come è stato previsto un indennizzo per le imprese che sono state danneggiate da manifestazioni anti-Tav.
Per racimolare il miliardo e 600 milioni che occorre per rientrare entro il 3% nel rapporto deficit-Pil il governo è ricorso ancora una volta a tagli lineari ai ministeri per 550 milioni e a una stretta agli enti locali per altri 550. Dalla vendita di immobili pubblici demaniali, garantita dalla Cassa depositi e prestiti, arriveranno 500 milioni. Mentre il governo si apprestava a discutere di queste misure il Fondo monetario internazionale da Washington ha avvertito l’Italia di «mantenere la guardia e continuare a lavorare per rafforzare le banche» che, secondo uno studio dei suoi economisti, in caso di default avrebbero perdite lorde di 53 miliardi superiori agli attuali accantonamenti. Il Fondo si augura che una possibile abolizione dell’Imu venga compensata con altre tasse o tagli alla spesa e sull’Iva si raccomanda — oltre ad allargare la base imponibile — di combattere l’evasione fiscale. Lo ha sostenuto il vice direttore del dipartimento Affari fiscali del Fmi Michael Keen riferendosi alla necessità non solo di combattere l’evasione ma anche di far funzionare la macchina fiscale. «Se poi l’aumento dell’Iva dovesse rientrare — ha aggiunto Keen — dovrebbe venire compensato da altre misure così come lo stop alla cancellazione dell’Imu». L’economista di Washington ha voluto ricordare che il Fondo, in più occasioni, si è detto favorevole a una tassa sulla casa, sulla proprietà.
Roberto Bagnoli


Related Articles

Pensioni, per 7,4 milioni l’assegno vale meno di 1.000 euro al mese

Loading

 Un pensionato su quattro ha meno di 65 anni 

Una pensione su due pagata in Italia si attesta a meno di mille euro al mese. Ma gli importi medi, rispetto al 2010, degli assegni previdenziali sono aumentati. L’importo medio della pensione è stato di 11.229 euro l’anno, 352 euro in più rispetto al 2010. L’importo medio per pensionato, considerando che uno stesso soggetto può cumulare anche più assegni, è stato di 15.957 euro, 486 euro in più del 2010. Gli uomini hanno, mediamente, una pensione più alta di quella delle donne: 19.022 euro contro 13.228.

“Bracciante morto,il corpo fatto sparire” Giallo a Foggia dopo la denuncia shock

Loading

“È annegato in una vasca di irrigazione. Gli altri lavoratori non parlano perché minacciati”

Macron nazionalizza i cantieri di Saint-Nazaire

Loading

Francia/Italia. I contatti con Fincantieri non sono rotti: martedi’ il ministro Le Maire a Roma

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment