Enel si allea con il colosso cinese dell’energia

Enel si allea con il colosso cinese dell’energia

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Con due firme avvenute a distanza di poche ore in due continenti diversi, Enel aggiunge altri tasselli alla sua strategia di crescita internazionale. Nel primo caso, si lega con il numero uno del mercato elettrico cinese, con l’obiettivo di sfruttare l’alleanza come trampolino per espandersi nei paesi asiatici. Nel secondo, tramite la controllata spagnola Endesa, sottoscrive il contratto grazie al quale porterà in Italia le prime forniture di shale gas americano.
Il caso ha voluto che l’ufficialità di entrambi gli accordi arrivi nella stessa giornata. A Pechino, in Italia nella notte, l’amministratore delegato Fulvio Conti ha firmato il memorandum di intesa con la State Grid Corporation of China, la più grande azienda al mondo di distribuzione e trasmissione elettrica, nonché principale operatore cinese del settore con oltre 2,2 milioni di dipendenti. L’accordo, guarda caso, segue di poche settimane il rafforzamento di Bank of China al 2 per cento di Enel. «Una cosa non è conseguenza diretta dell’altra — racconta dalla capitale cinese lo stesso Conti — ma è chiaro che Enel, presente in Cina dal 2004, ha avuto modo di farsi conoscere e apprezzare. Altrimenti non si sarebbe arrivati alla cooperazione nel settore delle smart grid, lo sviluppo intelligente delle città e di tutti quei sistemi che fanno risparmiare energia e diminuire il livello di emissioni di Co2. Dall’altra, ci sarà lo scambio di esperienze nella generazione di energia rinnovabile».
Enel e State Grid nei prossimi tre mesi daranno vita a un gruppo di lavoro con il compito di studiare una joint venture. Con quale finalità? «Innanzitutto — rivela ancora Conti — operare nel territorio cinese in progetti che combattano l’elevato livello di inquinamento delle sue città. Ma anche per aggredire gli altri mercati delle economie emergenti, dal Vietnam all’Indonesia fino alla Corea dove il governo ha lanciato un programma ambizioso in campo energetico ». Sempre oggi verrà annunciato da Enel l’accordo per la fornitura ventennale (allungabile per altri dieci) di shale gas con la compagnia americana Cheniere Energy. Il contratto è stato firmato dalla controllata Endesa, che solo la settimana scorsa aveva siglato un accordo simile per portare il gas In Spagna. Il metano dovrebbe arrivare in Italia dal 2018, quando sarà terminata la costruzione del rigassificatore di Corpus Christi sul Golfo del Messico. I vantaggi dell’operazione? Il prezzo è più basso rispetto al mercato europeo e ha una clausola di “take or pay” che pesa solo sul 50% della fornitura. Come spiega l’amministratore delegato di Endesa, Andrea Brentan «l’accordo è vantaggioso soprattutto perché permette al gruppo di differenziare le sue fonti di approvvigionamento e di poterlo rivendere, nel caso, in qualsiasi mercato visto che non ci sono limiti alla sua destinazione».


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Enel. Endesashale gas

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