Terra dei fuochi: quali sono i numeri giusti sui tumori in Campania?

Terra dei fuochi: quali sono i numeri giusti sui tumori in Campania?

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NAPOLI. In Campania i bambini e gli adolescenti si ammalano di tumore con la stessa frequenza che nel resto d’Italia, senza differenze significative tra le province campane: è quanto attesta lo studio sulla popolazione compresa tra 0 e 19 anni, tra il 2008 e il 2012, dati analizzati a partire dal Registro tumori infantili, realizzato dalla regione e affidato al polo pediatrico Santobono-Pausillipon.

Nella media, secondo lo studio presentato ieri, anche la Terra dei fuochi, cioè i 90 comuni tra Napoli e Caserta interessati nel passato dal fenomeno dello sversamento illecito di rifiuti (anche tossici) e dai roghi di immondizia. Per quanto riguarda i roghi, il fenomeno è andato avanti indisturbato fino al 2012, oggi è diminuito del 50% ma non è cessato.

Nella fascia d’età 0-14 anni, si sono registrati 163,9 casi per 1 milione di ragazzi ogni anno: un dato del 3% inferiore a quello nazionale. Tra i 15 e i 19 anni, l’incidenza è pari a 293 casi: più 6% rispetto alla media, uno scostamento che viene definito «non statisticamente significativo». Per quanto riguarda la mortalità, l’indice è sovrapponibile alla media nazionale: 2,7 decessi per 100mila bambini all’anno (in Italia la media è 2,9); per gli adolescenti 4,2 (il dato nazionale è 4,4). Nei comuni della Terra dei Fuochi «i dati d’incidenza e mortalità per l’insieme dei tumori maligni – si legge nello studio del Santobono-Pausillipon – sono risultati in linea con il dato nazionale e regionale». Unico picco nei tumori della tiroide: «Una prognosi – spiegano – che ha mostrato un trend di forte incremento» in tutta Italia.

«Numeri inimmaginabili – commenta il governatore campano Vincenzo De Luca – in linea con quelli nazionali e il focus sulla Terra dei fuochi lo conferma». Sorprendenti i dati presentati ieri, molto diversi da quelli rilevati dall’Istituto superiore di sanità. Sul sito dell’Iss è possibile leggere i risultati dello studio fatto nella Terra dei fuochi nel periodo 2005/2011, commissionato dal ministero della Salute e pubblicato nel 2015. l’Iss ha analizzato mortalità e ricoveri in 55 centri tra Napoli e Caserta.

«Nei comuni della Terra dei Fuochi in provincia di Napoli – si legge – i bambini nel primo anno di vita mostrano un eccesso di ricoveri del 51% per tutti i tumori e del 45% per la leucemia, l’incidenza dei tumori del sistema nervoso centrale è più che raddoppiata. In età pediatrica (0-14 anni) si osserva un eccesso del 42% per i tumori del sistema nervoso centrale che permane, anche se attenuato (29%), includendo l’età adolescenziale (0-19)». L’Iss ha anche rilevato una serie di scostamenti: «A Casalnuovo nel primo anno di vita è raddoppiata l’incidenza dei tumori totali e quintuplicata l’incidenza dei tumori del sistema nervoso centrale; raddoppiata la mortalità per tutti i tumori nelle classi d’età 0-14 e 0-19. A Terzigno eccessi di ricoveri per tutti i tumori del 79% e 55% nelle classi d’età 0-14 e 0-19, triplicazione dell’incidenza dei tumori del sistema nervoso centrale».

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