TERZO SETTORE. Ricerca e no profit, parte il 5 per mille

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(da “La Repubblica“, sabato, 21 GENNAIO 2006, pagina 39 – Economia)

Iscrizione libera entro il 10 febbraio delle associazioni di volontariato a una lista dell´Agenzia delle entrate. Selezioni per le altre

Ricerca e no profit, parte il 5 per mille

Subito in dichiarazione il contributo volontario, arriva il decreto

Circa 200 mila le associazioni senza scopo di lucro che saranno finanziate
La raccolta potrà variare tra i 270 e i 660 milioni a seconda delle adesioni


LUISA GRION

ROMA – Dare una mano al volontariato, alla ricerca o ai servizi sociali del Comune mentre si pagano le tasse. L´idea, fortemente voluta dal ministro
Tremonti

e inserita nell´ultima Finanziaria, è pronta al decollo: in settimana sarà firmato il decreto della Presidenza del Consiglio che vara il «cinque per mille». Ciò vuol dire che con la prossima dichiarazione dei redditi il contribuente potrà scegliere se destinare tale frazione del suo gettito a sostegno di quattro settori: il no profit, oppure la ricerca scientifica, quella sanitaria o le iniziative sociali del comune di appartenenza. Il meccanismo ricorda l´8 per mille oggi versato per finanziare le opere assistenziali dello Stato o della Chiesa (o di cinque altre confessioni), ma si differenzia per un motivo essenziale: è del tutto volontario. Il cittadino decide da solo se dare e a chi dare con una operazione, per lui, è a costo zero. Se non dà il suo assenso il 5 per mille resta allo Stato (nel caso dell´8 invece la quota viene indipendentemente versata e ripartita).Il meccanismo, messo a punto dall´Agenzia delle Entrate, funziona per “liste“ e “codici fiscali“. Le cose dovrebbero andare così: entro il 10 febbraio, per quanto riguarda il settore no profit, le associazioni interessate a ricevere i contributi (si prevede che quelle con i necessari requisiti – essere una onlus, un´associazione a promozione sociale o una associazione o fondazione riconosciuta che opera nel settore onlus – possano essere circa 200 mila) dovranno iscriversi per via telematica ad un elenco dell´Agenzia delle Entrate. Superato il termine chi c´è, c´è e chi non c´è resta fuori: ci sarà al massimo il tempo di correggere eventuali errori, poi il dieci marzo, sul sito dell´Agenzia ci sarà un elenco definitivo con il nome delle associazioni ammesse e a fianco il relativo codice fiscale. Entro lo stesso periodo il ministero della Istruzione, Università e Ricerca e quello della Salute forniranno all´Agenzia delle Entrate l´elenco dei soggetti da loro “selezionati“ da iscrivere agli «aventi diritto» (si presume che vi entrino a far parte tutti i centri di ricerca pubblici e universitari e – per la Sanità – i 31 centri con riconoscimento scientifico). Anche in questo caso a fianco del nome, nella lista, comparirà il codice fiscale. La precisazione non è da poco perché nel prossimo modello della dichiarazione dei redditi, il contribuente si troverà davanti ad un nuovo «quadro» con quattro caselle (no profit, ricerca scientifica, sanitaria o attività sociali del Comune). Se vorrà donare il suo 5 per mille basterà firmare sotto ad uno solo dei quattro spazi (per il Comune non servono liste e codici: firmando il passaggio di fondi è automatico). Sotto i primi tre settori ci sarà invece anche lo spazio per segnalare il codice del beneficiario scelto: per conoscerlo il contribuente dovrà consultare il sito dell´Agenzia. Se non vorrà o potrà farlo, basterà la sola firma sotto al settore (in quel caso le somme saranno ripartite in modo proporzionale in base alle «nomination» ricevute dalle associazioni appartenenti alla stessa categoria. Alla fine ciò sarà l´Agenzia delle Entrate a consegnare gli assegni ai soggetti scelti (per il no profit l´associazione dovrà autodichiarare sotto responsabilità penale l´effettivo possesso dei requisiti e il fisco si riserverà il diritto di controllare). L´operazione – quest´anno – sarà in via sperimentale. La raccolta potrebbe variare dai 270 milioni (se , come per l´8 per mille, solo il 41% dei contribuenti aderirà alla richiesta e dato il gettito stimato per il 2005) ai 660 (se tutti firmano sotto una delle caselle).

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