Un’idea di cultura, un’idea di Europa

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 La sua direzione della casa editrice ha coinciso con uno dei passaggi più importanti dell’editoria italiana e dell’amicizia culturale franco-italiana. La mia riconoscenza nei suoi confronti è tanto più grande in quanto Vito ha dato uno spazio e un’importanza particolare e creativa al rinnovamento e alla diffusione della storia e delle scienze umane e sociali prodotte dalla scuola delle «Annales» . Dopo aver pubblicato alcuni miei libri ed essere entrati in un rapporto di forte amicizia nel corso degli anni Ottanta, all’inizio del decennio successivo Vito e Giuseppe vennero a trovarmi per propormi un’impresa editoriale ambiziosa: una collana di libri di storia pubblicata simultaneamente in diversi Paesi europei insieme ad altre prestigiose case editrici, in Francia, Inghilterra, Spagna e Germania. Su iniziativa di Vito ci incontrammo nell’ottobre 1990 alla Fiera di Francoforte insieme con gli altri editori e progettammo la collana «Fare l’Europa» . La prima e ancora oggi l’unica nel suo genere. I primi testi uscirono nel 1993: un libro di Leonardo Benevolo dedicato alla storia della città  in Europa, di Umberto Eco sulla lingua, di Ulrich Im Hof sull’Illuminismo e di Michel Mollat sull’Europa e il mare. Negli anni successivi la collana si arricchì del contributo di molti studiosi di qualità  provenienti da diversi Paesi che nella stesura dei propri libri avevano già  in mente un pubblico europeo e che condividevano la necessità  di rafforzare l’Europa della cultura così come quella dell’economia e della politica. A oggi il progetto di Vito e Giuseppe Laterza ha raccolto l’adesione, oltre ai primi cinque, di molti altri editori, in Olanda, Portogallo, Grecia, Romania, Polonia, Repubblica Ceca, Lettonia, Turchia, Bulgaria, Russia e perfino in Giappone. A dimostrazione di quanto fosse lungimirante l’opera di Vito e di quanto ampia sia stata la risonanza del suo lavoro editoriale.


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