Esplosione in cava di Brindisi si teme per la vita di un operaio

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BRINDISI – Ricerche sono in corso in una cava che si trova tra Brindisi e San Vito dei Normanni per trovare un operaio il quale potrebbe essere rimasto vittima di una esplosione provocata dai colleghi per abbattere una parete della stessa fossa. L’uomo, di 46 anni, di Carovigno (Brindisi), dipendente della cava, oggi non avrebbe dovuto lavorare ma la sua auto, una Fiat Panda di colore rosso, è stata notata parcheggiata nelle vicinanze, subito dopo l’esplosione.

A cercare l’uomo nella cava che prende il nome della contrada in cui si trova, ‘Autigno’, in località  Serranova, nelle vicinanze della discarica comunale, sono proprio i suoi colleghi che stanno scavando tra i sassi utilizzando anche un escavatore: la zona è impervia ed è infatti molto difficile per i mezzi dei vigili del fuoco e degli altri soccorritori raggiungere il luogo. Sul posto si trovano anche gli agenti della squadra mobile della questura di Brindisi.

E’ stata la presenza dell’auto – di cui però i colleghi si sono resi conto solo dopo – che ha fatto scattare l’allarme. Il timore è che l’uomo possa essere rimasto sotto le pietre. La cava è di proprietà  della società  ‘Semes’. Si è appreso che il telefonino dell’operaio, Salvatore Di Latte, di 46 anni, di Carovigno, squilla a vuoto e ciò alimenta il sospetto che l’uomo si trovi sotto le macerie provocate dalla esplosione.

All’interno della cava, in particolare, sono state fatte brillare cariche di esplosivo nell’ambito della normale attività  di estrazione. In quel momento nella zona interessata non ci sarebbe dovuto essere nessuno e invece qualcuno subito dopo le esplosioni ha notato la Fiat Panda di colore rosso di proprietà  di Di Latte, parcheggiata proprio nelle vicinanze e con lo sportello aperto.

Sul posto, oltre ai vigili del fuoco e agli agenti della squadra mobile, è giunto anche il magistrato di turno Giuseppe De Nozza. Le operazioni necessarie per rimuovere le tonnellate di roccia – secondo gli esperti – richiederanno ore di tempo. Sul posto è stato chiesto l’intervento di un cane cercapersone


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