L’Antitrust dà via libera a Unicredit-Fonsai
MILANO – L’Antitrust ha dato il suo disco verde alla partecipazione di Unicredit all’aumento di capitale Fonsai. Gli impegni presi per alleggerire al massimo i legami tra le due società – soprattutto negli incroci con Mediobanca e Generali – sono stati ritenuti idonei dall’autorità di vigilanza della concorrenza e «coerenti con gli impegni sottoscritti da Unicredit in occasione della fusione con Capitalia», quando la banca di Piazza Cordusio aveva assicurato che non avrebbe incrementato in futuro la quota in Mediobanca. Oggi Premafin e Unicredit riscriveranno il nuovo patto di sindacato tra le parti, ma a quanto sembra non ci sarà un’integrazione del Prospetto informativo, in quanto gli impegni presi erano già stati comunicati al mercato; tuttavia, la Consob sta ancora valutando se chiedere o no una nota aggiuntiva.
La banca si è impegnata a far astenere i tre consiglieri di sua espressione (ha indicato Ranieri De Marchis, Roberto Cappelli e Salvatore Militello, ma non si sa ancora chi si dimetterà per far posto ai tre nuovi) nei cda Fonsai in cui si discute di Mediobanca, mentre la compagnia assicurativa si impegna a far altrettanto nei consigli Mediobanca in cui si parli di Generali; inoltre Fonsai venderà la partecipazione – pari all’1,1165% – nelle Generali entro la fine del 2012 e nel frattempo auto-sterilizzerà i diritti di voto.
Intanto l’aumento di capitale è arrivato all’ultimo giorno di scambi dei diritti in Borsa. Ieri i volumi sono stati molto alti, un multiplo consistente della media di periodo, mentre le quotazioni sono andate ancora un volta a picco. Fonsai infatti ha perso il 5,28% mentre il diritto ha perso il 12,34% a 1,35 euro. Il che significa che la differenza tra comprare le azioni in Borsa o sottoscriverne di nuove, esercitando i diritti, si è quasi annullata: partecipare all’aumento (comprando il diritto) porta infatti il prezzo della nuova azione a 2,1750 euro conto 2,2260 euro del prezzo di riferimento di Fonsai ieri in Borsa. Più pesante Milano assicurazioni, la cui azione ordinaria ha perso il 7,21% mentre il diritto ha ceduto il 29,23%. Tra ieri ed oggi stanno arrivando sul mercato gli ordini di vendita dei diritti del retail che ha deciso di non partecipare all’aumento di capitale (spesso i borsini hanno il mandato preventivo, in caso di aumenti di capitale, di vendere in automatico negli ultimi giorni, in mancanza di indicazioni diverse del cliente).
Tra breve si vedrà come è andato il doppio aumento di capitale (comunque garantito dal consorzio). Anche Premafin (e Fonsai nei confronti della Milano) faranno la loro parte. Le due assicurazioni tra l’altro rappresentano un problema per i bilanci reciproci: Premafin infatti ha in carico Fonsai ad un valore rettificato post aumento di 7,4 euro (contro i 2,226 attuali) mentre Fonsai ha in carico la Milano ad un prezzo rettificato di 0,9 euro (ora ne vale 0,31) e quest’ultima ha a sua volta una quota della controllante a 10 euro (valore rettificato).
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