Quei cogenitori senza diritti La Francia pensa a una legge

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MILANO— «Ma quanti genitori ho?» . Sono sempre più i bimbi che dopo una separazione dei genitori vivono insieme al nuovo partner e si pongono questa domanda. In Francia ora si sta dibattendo sul ruolo legale del cosiddetto «cogenitore» . Nora Berra, segretario di Stato per la Sanità , ha dichiarato al quotidiano Libération che è venuto il momento di «smetterla di chiudere gli occhi di fronte al vuoto giuridico che promuove situazioni dolorose per i bambini e per le loro famiglie» .
 La proposta francese, in una prima fase, mira a normare i casi delle coppie omosessuali o dei figli di nuove unioni in cui è morto il genitore biologico. Forse non è un caso che a porsi il problema sia il governo d i N i c o l a s Sarkozy. Lo stesso presidente, la seconda moglie Cécilia e la terza Carla Bruni sono tutti «terzi genitori» . Sempre in Francia Laetitia Casta e Stefano Accorsi vivono insieme con il bimbo di 10 anni che l’attrice ha avuto da una precedente relazione. La tutela legale potrebbe consentire di svolgere in serenità  alcune mansioni quotidiane come prendere i bimbi a scuola o conoscere le condizioni di salute in caso di ricovero in ospedale. In Italia, nel 2009, il 66,4 per cento delle separazioni e il 60,7 per cento dei divorzi hanno riguardato coppie con figli avuti durante la loro unione.
L’étoile Eleonora Abbagnato si è appena sposata con il calciatore Federico Balzaretti ma le sue due figlie non sono state un ostacolo. Anzi. «L’amore— ha detto il giocatore del Palermo — che ha donato alle mie figlie è cosa rara» . Nessun problema neanche per l’attore Diego Abatantuono. «Bisogna scegliere attentamente la persona con cui fare un figlio — spiega Abatantuono, tre figli da due mogli diverse— perché poi si rischiano tragedie» .
 La proposta francese non lo appassiona. «Non so giudicare se si debbano regolare questi ruoli per legge ma la mia esperienza è positiva. Nelle nostre famiglie regnano l’armonia e la serenità  e non abbiamo avuto bisogno di normative per far crescere i nostri figli. Ci siamo sempre aiutati con la mia ex compagna e, per esempio, durante le vacanze ci turnavamo per tenerli» .
 Non sempre però tutto fila liscio. «Alle volte accadano problemi con i cogenitori» , afferma l’avvocato Cesare Rimini, «scoppiano conflitti perché se un uomo ha un buon rapporto con il figlio della nuova compagna questa ne sarà  felice ma magari il padre biologico s’ingelosisce e si scatenano i problemi. Oppure i padri non vedono l’ora di liberarsi del peso dei figli. Le donne molto meno. Conosco anche molti cogenitori che fanno cose non schematizzate da una legge e non pretendono i “galloni del comando”che una norma potrebbe dare loro. Una discussione in Parlamento sarebbe positiva a patto di definire bene i contorni» .
Altro caso è se uno dei due coniugi ha perso il partner. «Troverei giusto in questo caso— dice l’attore Claudio Amendola, due figlie dal primo matrimonio e ora compagno di Francesca Neri — un “subentro”anche legale se un cogenitore accoglie un bimbo. Ci vuole invece molta civiltà  e intelligenza quando invece ci si separa perché le trappole psicologiche in cui potrebbero cadere i bimbi sono infinite. Io, ad esempio, non ho avuto problemi con i miei figli» .
I conflitti fra genitori, infatti, hanno come vittime maggiori proprio i bimbi. «È una gran bella notizia che un Paese come la Francia inizi a discutere se regolare il ruolo dei cogenitori» , afferma la psicologa Maria Rita Parsi. «Spesso molte norme vengono ideate a tutela degli adulti e raramente dalla parte dei bambini. Questa legge aiuterebbe a risolvere molti conflitti che nelle famiglie allargate ricadono sui figli. Mi è capitato di affrontare casi di ragazzi che hanno subito traumi perché il cogenitore non gli poteva firmare la giustificazione a scuola e si sentivano traditi o ripudiati» .


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