Dall’età alla rivalutazione la previdenza cambia così
Età di vecchiaia a 66 anni per gli uomini e 62 per le donne già nel 2012, ma a salire negli anni successivi. Parità nel 2018. Pensioni “anticipate” rispetto a quelle età se si raggiungono 41 anni di contributi (donne) e 42 (uomini). In via eccezionale, nel 2012 si andrà in pensione a 64 anni, con 35 anni di contributi. Per le donne, almeno 60 anni d’età e 20 di contributi. Chi esce prima dei 62 anni (a 60 o 61) ha un taglio dell’1% (2% per ogni ulteriore anno di anticipo). Nuove norme congelate per 65 mila lavoratori in mobilità . Nessun adeguamento all’inflazione degli assegni sopra i 1.400 euro per due anni. Contributo del 15% sulle pensioni d’oro (200 mila euro).
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