San Raffaele, oggi le offerte Humanitas e Rotelli in campo
MILANO – Sprint finale a tre con brividi per il San Raffaele. Oggi a mezzogiorno scade il termine per presentare offerte per la creatura di Don Luigi Verzè. Sul tavolo c’è già la prima proposta dello Ior e di Malacalza, pronti a mettere sul piatto 250 milioni per salvare l’ospedale lombardo. In pista però, salvo sorprese dell’ultima ora, dovrebbero scendere due altri concorrenti: l’Humanitas della famiglia Rocca in cordata (con quote di minoranza) con Diana Bracco e il fondo Equinox da una parte e il gruppo Rotelli dall’altra.
La partita però, a poche ore dalla scadenza, è ancora apertissima. I potenziali concorrenti all’asta hanno avuto poco tempo per esaminare i dati economico-finanziari del San Raffaele. Non solo. Le parti in causa, dopo il continuo lifting al valore del business di Don Verzè operato dagli stessi consulenti che hanno in qualche modo curato l’aspetto contabile della data room, non sono convinte del tutto di aver avuto una visione reale sullo stato del gruppo. E stanno valutando in zona Cesarini se presentare o meno un’offerta. L’Humanitas, comunque, ha già iniziato a mettere fieno in cascina. Il cda ha deliberato ieri un aumento di capitale in più tranche. Il valore non è stato comunicato ma, se i conti esaminati in data room sono veritieri, i Rocca sarebbero pronti a mettere sul piatto qualcosa come 300 milioni. Qualche dubbio l’ha pure Rotelli, che in un primo tempo sembrava pronto a rilanciare in modo ancor più consistente, chiedendo però qualche deroga al piano di salvataggio già approdato in tribunale. Lo sprint finale insomma è aperto a tutte le soluzioni: oggi potrebbero arrivare due offerte, come non è da escludere che non ne arrivi nessuna.
La partita non si chiuderà comunque a San Silvestro. Comunque vada questa prima scadenza, c’è sempre spazio poi per gli eventuali rilanci. Con lo Ior che, secondo indiscrezioni, non vede l’ora di poter uscire dalla partita minimizzando i danni delle folli diversificazioni di Don Verzè.
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