Stranieri non accompagnati: 4.588 in carico ai comuni nel 2010. E’ boom nel 2011

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ROMA – Sono stati 5.879 i minori contattati e presi in carico nell’anno 2009 e 4.588 nel 2010 dai comuni italiani. E’ quanto rivela l’indagine nazionale relativa agli anni 2009-2010 promossa dall’Ufficio immigrazione dell’Anci in collaborazione con Cittalia Fondazione Studi e Ricerche dell’Anci. 

Nel biennio, si è pertanto registrata una flessione che si avvicina al 22%, ma guardando l’andamento altalenante degli ultimi 5 anni e in particolare ai dati relativi alle segnalazioni dei minori stranieri non accompagnati giunte al Comitato Minori Stranieri nel corso 2011 (7.484 al 18 novembre 2011 di cui 4297 ingressi dal Nord Africa solo dal primo gennaio), si può prospettare un aumento delle ricadute sui comuni (che diverrà  evidente nel prossimo censimento 2011/2012) dovuto alla considerevole entità  di arrivi registrati nel corso del 2011. Quasi l’80% dei Comuni capoluogo di provincia ha accolto minori stranieri non accompagnati nel corso dell’ultimo biennio. Se solo il 7% dei comuni al di sotto dei 5 mila abitanti dichiara di aver preso in carico minori, questa percentuale cresce al 23% per quelli compresi tra 5 e 15 mila abitanti, raggiungendo il 42% con le piccole città  (comuni medi, 15-60 mila abitanti), sfiorando l’80% delle città  medio-grandi e il 98% di quelle grandi.

Nel 2010 la maggior parte dei minori (il 63%) si concentra nei centri superiori a 100 mila abitanti, laddove i comuni tra i 60 e 100 mila abitanti accolgono il 10,8% dei minori, quelli medi (15-60mila ) il 13,6% e quelli medio piccoli (5-15 mila) ne accolgono il 10,4%. Rispetto al 2008 e differentemente dalla tendenza registrata negli ultimi anni, in questo biennio vi è stata una diminuzione del numero dei minori presenti nei Comuni medi e medio piccoli, mentre si è registrato un aumento della presenza dei minori, (dal 43% al 62% del totale dei minori presi in carico) nei grandi comuni con popolazione superiore ai 100 mila abitanti.

Passando alla collocazione geografica, le realtà  territoriali che segnalano nel 2010 il più alto numero di minori presi in carico sono i Comuni di Roma (ove si concentra il 92% del fenomeno a livello regionale), Fiumicino e del litorale sud del Lazio (19,4%); tutti i capoluoghi collocati lungo la via Emilia (Forlì-Cesena, Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza) e i Comuni della costa adriatica da Rimini a Ferrara e alcune aree montane tra Parma, Reggio Emilia e Modena in Emilia-Romagna (17,0%). In Lombardia (9,8%) le realtà  comunali che hanno preso in carico minori sono diffuse in tutta la regione, lungo l’asse orizzontale (Milano-Brescia) che in quella verticale (dal Po ai Comuni alpini), mentre in Puglia (9,0%) la dislocazione dei Comuni ruota attorno ai capoluoghi di provincia. In queste 4 regioni nel 2010 si concentra più della metà  dei minori (quasi il 56%), il fenomeno riguarda prevalentemente minori maschi (il 91,4% contro l’89,7% nel 2008) appena sotto la soglia della maggiore età  (il 55% ha 17 anni mentre nel 2008 erano il 51,9%), provenienti soprattutto da Afghanistan (16,8%), Bangladesh (11%), Albania (10%), Egitto (8,7%), Marocco (8,7%) e Kosovo (5,9%). 

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