Monti tende la mano a Francia e Germania

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PARIGI  – Italia e Francia vanno avanti «mano nella mano» in Europa, hanno dichiarato unanimi il presidente francese Nicolas Sarkozy e il primo ministro italiano Mario Monti, alla conclusione dell’incontro avvenuto ieri nel tardo pomeriggio all’Eliseo. Ma Sarkozy ha preso di sorpresa Monti sulla tassa sulle transazioni finanziarie. Lapidario, il presidente francese ha di nuovo ribadito che la Francia la metterà  in atto «anche da sola, se non riusciremo a convincere gli altri partner», anno elettorale oblige per giocare con i coups de théà¢tre che troppo spesso non sono mai seguiti dalla realizzazione delle promesse. Monti è sulle posizioni tedesche, prudenti. Per Monti, come per la Germania (e la Commissione e la presidenza danese del Consiglio Ue), «è necessario che i vari paesi europei non vadano avanti da soli verso l’applicazione». Gli europei stanno studiando la questione, ma purtroppo la versione europea della Tobin Tax non sarà , come vorrebbe Sarkozy, per l’immediato. Tra Sarkozy e Monti è venuta alla luce una tradizionale differenza di approccio tra i due paesi: la Francia pensa di poter agire indipendentemente dagli altri e sogna di recuperare un ruolo di leader ormai appannato, mentre l’Italia torna all’approccio comunitario, che ha permesso, come ha sottolineato Monti, che gli italiani restino europeisti.

 

Monti, dopo la tappa di Bruxelles la vigilia, ha inaugurato a Parigi una maratona europea che ha lo scopo di rimettere l’Italia sui binari della collaborazione e del rispetto reciproco con gli altri paesi della Ue, dopo il lungo tunnel del berlusconismo. Il 10 gennaio, sarà  a Parigi Terzi di Sant’Agata, su invito del ministro degli esteri Alain Juppé. Monti andrà  a Berlino l’11 (Sarkozy ci sarà  il 9) e poi il 18 sarà  a Londra. In un’intervista a Le Figaro, il primo ministro italiano aveva suggerito di «non aver paura» dell’Italia e della sua situazione economica. A Parigi, Monti ha ricevuto i complimenti per la cura di austerità  imposta agli italiani. 
L’Italia non ha risparmiato ieri delle critiche all’Europa. Per Monti, la «crisi ha evidenziato le debolezze europee», che non dipendono dallo stato delle finanze pubbliche prese complessivamente («Usa, Gran Bretagna e Giappone hanno un debito pubblico più pronunciato»), ma dagli «squilibri al suo interno». Come già  il ministro dello sviluppo Corrado Passera, anche lui a Parigi per partecipare a un convegno sul «Nuovo mondo» organizzato dal ministro dell’industria Eric Besson, anche Monti ha affrontato la questione politica che rischia, ancor peggio dell’economia, di trascinare l’Unione europea nel baratro: le derive populiste e il «rischio di nascita e sviluppo di incomprensioni di fondo tra stati membri». Monti ha sottolineato che «dobbiamo evitare che quello che era nato per unire l’Europa diventi fattore di divisione». Anche il primo ministro francese, Franà§ois Fillon, ha insistito sul fatto che adesso deve arrivare l’ora dei piani per la crescita. «L’Europa si è dimostrata più debole di quanto pensassimo che fosse – ha affermato Monti – e questo in particolare per le difficoltà  a far fronte alla crisi che non riguarda l’euro ma aspetti finanziari e di bilancio pubblico di alcuni paesi». Passera ha aggiunto che adesso «l’Europa deve dare risposte alle aspettative e debbiamo ammettere che la via seguita per gestire la crisi è stata deludente»: bisogna cioè fare in fretta, rilanciare l’economia. Il governo italiano parla di «maggiore coordinamento europeo», di innovazione, di maggiore competitività . E anche di una Banca centrale «con risorse e strumenti necessari per affrontare la stabilità  e la liquidità  dei mercati finanziari». Questo sarà  l’oggetto della discussione nella tappa di Berlino, viste le resistenze tedesche sul ruolo attivo della Bce. 30 GENNAIO Il testo definitivo del nuovo trattato europeo a cui sta lavorando un apposito gruppo di lavoro dovrebbe venire sottoposto al Consiglio dei capi di stato e di governo del 30 gennaio. 11 GENNAIO Il premier italiano sarà  a Berlino per incontrare Angela Merkel. L’11 gennaio sarà  a Londra per incontrare David Cameron. Il presidente francese sarà  nella capitale tedesca il 9


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