La camera cancella il «bavaglio al Web»
Il provvedimento è stato inserito e approvato nella legge comunitaria annuale in commissione su proposta del leghista Giovanni Fava. «Era stato spiegato male in commissione», si sono scusati tutti gli altri partiti, affermando di essere stati tratti inganno. «In commissione era stata presentata come una proposta anticontraffazione in tema di commercio elettronico dicendo che non avrebbe interessato i social network», hanno spiegato i finiani. A lanciare l’altolà però sono stati Vincenzo Vita, senatore del Pd in Commissione Vigilanza e Giuseppe Giulietti, portavoce di Articolo 21 alla camera. Alla fine però tutti i partiti tranne la Lega hanno fatto penitenza ed è arrivata l’inversione di rotta. Ieri il «bavaglio» è stato sonoramente bocciato in aula. La camera ha approvato ben 6 emendamenti soppressivi identici firmati da tutti gli altri partiti: Pdl, Idv, Fli, Api, Pd e Udc. Gli emendamenti, che hanno cancellato l’intero articolo 18 del testo, sono passati con 365 voti a favore, 57 contrari e 14 astensioni. Pd e Idv esultano. «Una grande vittoria», gongola Antonio Di Pietro. «ll diritto d’autore va protetto dalla pirateria con leggi apposite e anche attraverso adeguate riforme ma è possibile farlo senza mettere a rischio la libertà della rete», concorda il democratico Alberto Losacco
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