Milano, attentato alla centralina dei treni

Loading

MILANO — In piena notte. Tra domenica e lunedì. Una mano anonima ha sistemato tre molotov lungo i binari dei treni tra le stazioni di Lambrate e Rogoredo. Una bottiglia incendiaria è esplosa e le fiamme hanno seriamente danneggiato una centralina elettrica, creando non pochi disagi alla circolazione ferroviaria, anche se i convogli non si sono mai fermati. Danni per un milione di euro e dura condanna per l’attentato che la Digos ha definito di matrice anarchico-insurrezionalista. Infatti, non lontano dal luogo dell’esplosione, sono apparse le scritte «No Tav» e «Sole e Baleno vivono», un chiaro rimando ai due attivisti dell’area insurrezionalista: Edoardo Massari, alias Baleno, e la sua compagna argentina Maria Soledad Rosas, detta Sole, erano due giovani anarchici che si sono suicidati proprio dieci anni fa, dopo essere stati sospettati di responsabilità  in alcuni atti contro la linea ad alta velocità  Torino-Lione.
«Quello della Tav — ha sottolineato il ministro dell’Interno, Anna Maria Cacellieri — è un problema aperto, apertissimo e vedremo se gli inquirenti troveranno una corrispondenza tra chi ha lasciato le scritte e chi è stato l’autore del gesto». 
Un gesto che lo stesso movimento No Tav, in un comunicato, non ha rivendicato. Anzi. «Queste azioni — si legge — non rientrano nelle nostre metodologie di lotta, fatte alla luce del sole».
Chi ha invece sistemato le molotov, appiccando il fuoco, lo ha fatto al buio, tra le 2.30 e le 5 del mattino. E ha anche avuto il tempo di scrivere con vernice «No Tav» e «Sole e Baleno vivono». Ad accorgersi delle fiamme sono stati due agenti della polizia ferroviaria (Polfer), in perlustrazione sul cavalcavia Bucari, da cui si vede la parte di massicciata ferroviaria, tra le stazioni di Rogoredo e Lambrate. Lì, a poca distanza l’una dall’altra, ci sono quattro centraline di smistamento. Una è stata incendiata mentre un’altra imbrattata con le scritte. Per fortuna all’ora dell’attentato non c’erano treni e comunque, seppure hanno dovuto procedere a «marcia a vista», accumulando diversi minuti di ritardo per non rischiare, non si sono mai fermati. Solo ieri mattina, verso le 11.30, la circolazione ferroviaria in quel tratto è tornata alla normalità .
Anche il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ha parlato di «inaccettabile violenza». «Esprimo la più ferma condanna — ha detto — per quanto avvenuto l’altra notte. Non è accettabile nessun tipo di violenza e i responsabili devono essere individuati e puniti».


Related Articles

«La Tav nella lista dei bersagli»

Loading

Cancellieri: per la Val di Susa i timori più grandi. I movimenti protestano

Salvini e Bongiorno: sorveglianza e controllo impronte anche per gli insegnanti

Loading

Nel testo del disegno di legge varato da Bongiorno e Salvini prevista la introduzione di sistemi di identificazione biometrica e videosorveglianza. Protestano Flc e Fp Cgil

Contro il gasdotto nelle zone sismiche nasce la rete “No Tubo”

Loading

Terremoto. Nasce il comitato nazionale per fermare il progetto Snam «Rete adriatica Brindisi-Minerbio»

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment