Spending review, conto alla rovescia: la bozza
Salta l’articolo sul blocco delle tariffe (articolo al centro delle tensioni tra Monti e Passera). Slitta l’aumento dell’Iva al 2013. Niente taglio delle Province. Dura protesta delle Regioni: «Si cambi, o rottura istituzionale».
Sono 17 in tutto gli articoli della bozza in ingresso al Cdm sulla spending review. Salta l’articolo sul blocco delle tariffe che invece era presente nelle prime bozze circolate in questi giorni. Dure le regioni: «I tagli alla sanità decisi con la spending review sono «insopportabili, il governo cambi rotta o sarà rottura istituzionale».
SOSPESI CONCORSI DIRIGENTI
Nalla P.a. sospesi i concorsi per dirigenti di prima fascia fino al 2015. Questo uno dei passaggi nella bozza del dl spending review. «Fino alla conclusione dei processi di riorganizzazione di cui al presente articolo e comunque non oltre il 31 dicembre 2015 sono sospese le modalità di reclutamento previste dall’articolo 28-bis del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165».
OSPEDALI: DECIDERANNO LE REGIONI
Se verrà mantenuta la norma che taglia i piccoli ospedali, saranno le Regioni a dover prendersi in carico questo onere. C’è scritto nella bozza: «Le Regioni dovranno adottare tutte le misure necessarie a prevedere, entro il 31 ottobre 2012, la cessazione di ogni attività dei presidi ospedalieri a gestione diretta delle Asl con un numero di posti letto inferiore a 120 unità e la conseguente immediata chiusura».
AUMENTO IVA
Dalla bozza si apprende anche che l’aumento dell’Iva scatterà dal primo luglio 2013, mentre a decorrere dal 2014 il rincaro sarà dello 0,5%.
ESODATI
La bozza conferma l’aumento di 55.000 unità di lavoratori ‘esodatì salvaguardati. Il testo indica quattro diverse categorie interessate, una delle quali rappresenta una ulteriore riapertura (fino ad un massimo di 1.600 lavoratori) rispetto ai lavoratori inseriti nel precedente decreto.
AIUTI
Nel documento in discussione al cdm si parla anche di 9mln di euro di aiuti per le zone terremotate.
PROVINCE
Nell’ultima bozza in ingresso al Cdm non c’è il taglio del numero delle Province che invece compariva nei testi precedenti. Ma come già spiegato dall’esecutivo questa parte dovrebbe rientrare in un prossimo decreto in arrivo forse già ad agosto.
LIBRI GRATIS
La bozza prevede lo stanziamento di 103 milioni di euro l’anno a partire dal 2013. «Al fine di assicurare la prosecuzione degli interventi previsti dall’articolo 27, comma 1, della legge 23 dicembre 1998, n. 448 – si legge nel documento – è autorizzata la spesa di 103 milioni di euro a decorrere dall’anno 2013».
200 MLN A SCUOLE PUBBLICHE, 10 A PRIVATE
Il conto della spending review per il 2013 segna meno 200 milioni per il fondo di funzionamento delle università statali. Ma assegna anche soldi, 10 milioni, alle università private. Sono le cifre che si leggono nella bozza del decreto che approda in Consiglio dei ministri.
90 MILIONI PER DIRITTO ALLO STUDIO
«La dotazione del Fondo di intervento integrativo per la concessione dei prestiti d’onore e l’erogazione delle borse di studio da ripartire tra le regioni «è incrementata di 90 milioni di euro per l’anno 2013».
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