Tre cortei contro l’austerità  europea

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MILANO. Tre cortei e scioperi per tutti i gusti. Milano è pronta a dare il suo contributo alla giornata europea contro l’austerità . La manifestazione che promette più partecipazione e tanti fuori programma è quella degli studenti che parte come sempre da largo Cairoli alle 9,30. Ma scende in piazza anche la Cgil (partenza alle 8,30 da Palestro). Mentre alle 7,30 i lavoratori del San Raffaele in presidio contro il licenziamento di 244 persone sono davanti all’ospedale che fu di Don Verzè;alle 8,30 si muoveranno in corteo verso piazzale Loreto, dove alle 9,30 confluiranno nel concentramento dei manifestanti del Coordinamento lavoratori della sanità .
Una giornata molto ricca di appuntamenti, dunque, alla quale quasi tutti i lavoratori potranno partecipare. La Cgil, infatti, sciopera per 4 ore, a parte la scuola e i servizi pubblici che incrociano le braccia per tutta la giornata. La Confederazione dei Cobas ha indetto lo sciopero per tutta la giornata in tutti i settori. Inoltre altre sigle sono in agitazione in vari enti e aziende della città . I sindacati di base per lo più confluiranno nel corteo di piazzale Loreto in appoggio ai lavoratori della sanità . La Cgil, invece, concluderà  il corteo in piazza Duomo con i discorsi dal palco e la musica rock folk dei «Settegrani».
L’appuntamento più atteso anche a Milano è quello degli studenti. Si parte tutti insieme. Collettivi studenteschi, i Casc del centro sociale Lambretta, Lab.Out e Rete degli studenti, vicini al centro sociale Zam. Poi, come quasi sempre accade da queste parti, il corteo si dividerà  in due spezzoni che prenderanno direzioni diverse con mete tutte da scoprire: da una parte i Collettivi studenteschi e il centro sociale Cantiere, dall’altra tutti gli altri. Da quel momento in poi spazio alla fantasia e alle azioni a sorpresa. «Appare troppo timido lo sciopero di sole 4 ore lanciato dalla Cgil – scrivono gli studenti – ancora attenta a mantenere arcani equilibri invece di organizzare le lotte che ormai quotidianamente nascono spontanee nei posti di lavoro. Andremo a far visita alle banche, reali artefici della crisi, ed entreremo nei palazzi del potere europeo a ribadire che non accetteremo le loro misure di austerity. Noi non paghiamo la vostra crisi».
L’incognita, gira voce, è rappresentata dagli «agitati», l’ala «più anarchica» che è annunciata in piazza e che potrebbe portare a Milano manifestanti da fuori città . L’altra incognita riguarda la questura che nelle ultime manifestazioni studentesche milanesi non ha esitato a usare il manganello, anche quando proprio non ce n’era bisogno.


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