Bombe a Boston, gigantesca caccia all’uomo Morto un sospetto, il fratello 19enne in fuga

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Una notte da far West e una città  sotto assedio. Boston si è risvegliata venerdì mattina nel terrore, a soli quattro giorni dall’attentato alla maratona, con interi quartieri chiusi da cordoni di polizia, scuole pubbliche e università  blindate, trasporti bloccati. Due persone sono state fermate nella casa dove vivevano i due fratelli ceceni, circondata dalla polizia. Il fuggitivo nel mirino di metà  esercito era stato dato in fuga verso New York, a bordo di una Honda Crv di colore grigio di cui è stato divulgato il numero di targa. La macchina è però poi stata rintracciata, senza nessuno a bordo. Anche la perquisizione a un treno Amtrak proveniente da Boston non ha dato frutti. Al momento la polizia starebbe braccando il sospetto a Waterfront, un sobborgo a una decina di chilometri da Boston. Gli investigatori sarebbero preoccupati per la presenza di ordigni nascosti nell’area interessata dalla caccia all’attentatore di Boston. In particolare si teme siano stati disseminate dai due attentatori delle «pipe bomb», dei tubi-bomba. L’invito alla popolazione è di segnalare ogni oggetto sospetto e di non avvicinarsi nè toccare. All’opera ci sono decine di artificieri ed esperti di esplosivi

«IL DIAVOLO» – John Kerry, il segretario di Stato americano che ha partecipato alla Casa Bianca a un vertice col presidente Barack Obama e tutti i responsabili della sicurezza nazionale, ha dichiarato: «Stiamo affrontando il diavolo».

SPARATORIA AL MIT – Il bilancio al momento è di due morti – il «sospettato n. 1» dell’attentato e una guardia dell’ateneo, Sean Collier, 26 anni – un agente ferito e il secondo sospettato in fuga. L’allarme è scattato poco dopo le 22, ora locale, quando una guardia del Mit, il Massachusetts Institute of Technology, intervenuta dopo avere ricevuto una segnalazione di disturbo della quiete pubblica, è stata uccisa nel campus, nel corso di una sparatoria. I due sospetti poi avrebbero rubato un’auto puntando una pistola al conducente, che successivamente avrebbero rilasciato illeso. A quel punto è scattata la caccia all’uomo e i due presunti killer hanno lanciato dall’auto esplosivi contro la polizia che li ha inseguiti fino a Watertown, sobborgo a una decina di chilometri dal centro della città .

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LA FUGA – Nello scontro a fuoco tra i due in fuga e la polizia, uno dei due presunti attentatori della maratona è rimasto ferito ed è successivamente morto in ospedale, mentre il secondo è fuggito. Un agente, Richard Donohue, 33 anni, è rimasto gravemente ferito. La polizia di Boston ha diffuso via Twitter una nuova foto del «sospetto numero 2» in fuga, invitando i residenti della cittadina di Watertown a rimanere in casa e a non aprire la porta a nessuno. L’ordine è poi stato esteso a tutti gli abitanti della città  di Boston. Per la polizia, infatti, la persona ancora libera è «un terrorista» ed è «venuto qui per uccidere persone». Sono stati sospesi tutti i trasporti pubblici, autobus e treni locali e la polizia ha isolato alcuni quartieri e sobborghi nella zona ovest della città . Anche il servizio di taxi è stato sospeso e bloccati i voli in partenza ed in arrivo a Boston. La polizia sta setacciando palmo a palmo il sobborgo di Boston, Watertown, e, in un altro sobborgo, è stata isolata la strada dove c’è l’appartamento che si ritiene fosse abitato dai due fratelli ceceni Tsarnaev.

 Il «sospetto numero 2», ricercato dalla polizia (Ap)


Il «sospetto numero 2», ricercato dalla polizia (Ap)

ATTENTATORE MORTO – Nel suo account su Twitter il commissario della polizia di Boston, Ed Davis, ha confermato che l’uomo morto – per le ferite provocate da armi da fuoco e forse dall’esplosione di un ordigno, hanno detto i medici – è quello che giovedì sera era stato presentato dal Fbi come il «sospettato numero uno» e che portava un berretto da basketball nero e occhiali da sole scuri. È stato identificato come Tamerlan Tsarnaev, 26 anni.

Il ricercato (Ap)CECENI – La Nbc riferisce di aver appreso dalle autorità  che i due sospetti terroristi dell’attentato alla maratona «venivano dall’estero. Avevano ricevuto addestramento militare all’estero. Erano negli Usa da circa un anno». Secondo l’Associated Press, che cita un bollettino dell’intelligence, i due sarebbero fratelli, originari della Cecenia. Il ricercato si chiama Dzhokhar A. Tsarnaev, di 19 anni, con residenza a Cambridge, Massachusetts. I due avevano regolare permesso di residenza negli Usa. Il giovane è uno studente della Cambridge Ringe and Latin school e si professa islamico, secondo quanto si legge nel suo profilo su Vkontakte, il «Facebook russo».

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ASPIRANTE INGEGNERE – La famiglia dei due fratelli Tsarnaez era fuggita dalla Cecenia ed erano andati in Kazakistan dove avevano aspettato di ottenere il permesso per andare negli Stati Uniti. Il più grande, Tamerlan, era iscritto a un community college dell’aerea di Boston e sognava di diventare ingegnere. Sulla sua pagina Facebook aveva scritto: «non ho un solo amico americano, non mi capiscono», riferisce la Cnn. Possedeva un account su YouTube in cui pubblicava video di ispirazione terrorista e islamista.

IL MIT – Poco prima della sparatoria al Mit l’Fbi aveva diffuso le foto che indicavano i due giovani come i responsabili dell’attentato di lunedì. L’università  ha chiesto agli studenti di restare nelle stanze perchè la situazione era «pericolosa», ma dopo alcune ore di paura l’allarme è rientrato. L’ateneo esprime sul proprio sito il cordoglio per la morte dell’agente di polizia ucciso – «mentre faceva il suo dovere» nel campus – dai sospetti terroristi dell’attentato alla maratona di Boston.

Il Mit ha deciso di cancellare le lezioni di venerdì. Anche l’università  di Harvard ha cancellato le lezioni, «per motivi di sicurezza», e consiglia a tutte le persone vicine al campus di Cambridge-Allston di rimanere al chiuso. Hanno annunciato la chiusura per oggi anche la Boston University e l’Emerson College.

st giunge poco più di tre giorni dopo l’attentato alla maratona, condotto con due ordigni, in cui sono morte tre persone e oltre 170 sono rimaste ferite. Da allora in città  la sicurezza è stata incrementata visto che si cercano ancora responsabili. Circa 11mila persone frequentano il prestigioso istituto. Mit si trova a Cambridge, dall’altro lato del fiume Charles rispetto a Boston.


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