In Svezia riarmo e leva obbligatoria
ANCHE UN non violento, se spintonato da bulli, è costretto a difendersi. Accade alla civilissima Svezia pacifista, Paese-modello della sinistra democratica e moderna mondiale dai tempi di Olof Palme, potenza industriale e internettiana ai vertici del pianeta, che da oltre due secoli non combatte guerre. Adesso basta, dice l’esecutivo progressista: la Russia fa troppa paura, provoca e ci fa rischiare il peggio ogni giorno. E Trump non dà sicurezze d’impegno Usa per l’Europa. Torna dunque la leva obbligatoria, dopo sette anni di miniesercito di volontari. “Naja” per uomini e donne, come in Norvegia. In nome di gender equality e ricerca dei talenti. E il premier socialdemocratico Stefan Loefvén accetterà in corsa la richiesta del generale Micael Byden, Capo di stato maggiore: aumento di almeno il 15 per cento delle spese militari.
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