Pensioni, Macron cita la riforma Fornero per difendere la sua

Pensioni, Macron cita la riforma Fornero per difendere la sua

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Mostrato il prospetto dell’età di ritiro negli altri paesi: l’Italia è nettamente in testa con 67 anni. In realtà a breve saranno 70. Chissà che qualcuno si convicera a protestare anche qua

 

L’argomento clou usato da Emmanuel Macron per convincere i francesi che la sua riforma delle pensioni in fondo non è così dura è un prospetto mostrato a favor di telecamera: «Età di pensionamento legale negli altri paesi». Si parte con gli Stati Uniti a quota 62 a cui ora è appaiata la Francia. Aumentandola, come succederà da settembre, a 64 anni Macron ha gioco facile a dimostrare come questa soglia sia ancora bassa: Giappone e Canada 65; Germania 65 e 10 mesi. E siamo ancora a metà classifica. In testa per ampio distacco c’è il tricolore italiano. Elsa Fornero e Mario Monti ci regalano il primato mondiale: 67 anni. Ben 8 mesi in più dei frugali Paesi Bassi.

In realtà Macron si è dimenticato di citare il meccanismo infernale per cui l’età di pensionamento della riforma Fornero nel giro di pochi decenni sarà a quota 70 anni: l’adeguamento automatico all’aspettativa di vita. In una versione unica al mondo: qualunque aumento viene traslato totalmente sull’età di ritiro, come se tutta la vita fosse di lavoro. Nel 2018 il manifesto calcolò che la norma aveva già rubato ai futuri pensionati almeno 6 mesi. Nel 2030 saranno anni.

Chissà che la notizia dell’italico primato mondiale convinca invece a copiare le proteste francesi. A partire da un tratto poco sottolineato al di qua delle Alpi: in piazza vanno anche i giovani, sfatando il mito della guerra generazionale. Una manifestazione per la pensione contributiva di garanzia per giovani e precari sarebbe un bel primo passo. Di certo più partecipato delle sole tre ore di sciopero fatte contro la Fornero.

* Fonte/autore: Massimo Franchi, il manifesto

ph by CGT – https://www.cgt.fr/



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