Usa: l’occupazione cresce pochissimo Giappone: crollo dell’auto

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L’Adp generalmente si approssima molto bene ai dati ufficiali e questo ha creato grande delusione tra gli analisti che prevedevano la creazione di 190 mila posti. Obiettivo che non sarà  assolutamente raggiunto perché da parecchi mesi il settore pubblico non fornisce input positivi. A questo punto bisognerà  attendere solo 48 ore: il dato ufficiale sull’andamento dell’occupazione, incluso il settore pubblico, verrà , infatti, pubblicato venerdì dal dipartimento del Lavoro. Ancora più preoccupante il dato di maggio dell’indice Ism manifatturiero: è sceso a 53,5 punti dai 60,4 di aprile. Nel mese la componente che misura la produzione è scesa drasticamente a 54 punti da 63,8 mentre il livello delle scorte si è attestato a 48,7 punti da 53,6 il mese precedente. In ribasso anche la componente dell’occupazione: da 62,7 punti a 58,2. Anche il dato sulla spesa per costruzioni in aprile non è esaltante, anche se segna un incremento dello 0,4%. Il dato di marzo, tuttavia, è stato rivisto drasticamente al ribasso, con un incremento ora quantificato nello 0,1% contro il +1,4% annunciato inizialmente. I dati macroeconomici negativi si sono riflessi sulle quotazioni di borsa: a poche ore dalla chiusura delle contrattazioni il Dow Jones perdeva oltre l’1% e la caduta Usa ha provocato una accentuazione del ribasso anche nelle borse europee.
Anche dal Giappone non arrivano buone notizie: le vendite di veicoli nuovi nel mese di maggio – secondo i dati resi noti dalla Japan dealers association – sono crollate del 37,8% rispetto a quelle dello stesso mese di un anno prima, a 142.154 unità . Certo, ha influito molto il terremoto dell’11 marzo, ma gli analisti fanno osservare che questo il nono declino mensile consecutivo per il settore. Male le vendite Gm negli Usa, scese dell’1,2% in maggio. In Francia, invece, le immatricolazioni di auto sono salite in maggio del 6,2%.


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