Il premier «licenzia» il segretario alla difesa. I militari protestano

Loading

E’ un nuovo atto dello scontro di potere tra il governo civile e l’establishment militare pakistano, che ha raggiunto picchi di tensione senza precedenti. Gilani ha accusato il suo (ormai ex) segretario alla difesa, Naeem Khalid Lodhi, di «grave scorrettezza e azioni illegali» e di «aver creato malintesi tra istituzioni dello stato». Lo ha subito sostituito con un civile, Nargis Sethi – cosa che prelude a nuove difficiltà , perché non molti scommettono che i vertici dell’esercito accetteranno di lavorare con un ministro della difesa civile: anche senza rotture clamorose, la non-cooperazione renderà  le cose ancora più difficili. La tensione tra vertici militari e civili è sempre stata latente ma ha cominciato a salire dopo il raid statunitense in cui è stato ucciso osama bin Laden l’anno scorso (umiliazione per i militari pakistani, tenuti all’oscuro, ma anche imbarazzo perché non si sono resi conto del raid fino a cose terminate). Il contrasto però è esploso dopo il «memogate», lo scandalo di un memorandum in cui il presidente della repubblica Zardari avrebbe chiesto a Washington aiuto per sventare un golpe dell’esercito: non sembra credibile e il presidente nega di averlo scritto, ma la tensione è salita di recente quando Gilani ha accusato i militari, benché senza nominarli, di agire come «uno stato nello stato».


Related Articles

Cuba e Usa, trattative a porte chiuse ma si riaccende la rete

Loading

Il primo effetto con­creto del disgelo è stata la riat­ti­va­zione della linea tele­fo­nica diretta tra i due Paesi, inter­rotta dal 1999, mediante un accordo tra la cubana Etecsa e la ldt Dome­stic Tele­com. Ora anche i giganti Usa Goo­gle, Apple e Micro­soft si pre­pa­rano

Non sparate su Hollande il leader normale

Loading

PARIGI. LA DEMOCRAZIA d’opinione non si addice a Franà§ois Hollande. Il settimo presidente della Quinta Repubblica è un politico dei tempi lunghi, dei compromessi, un pragmatico, di profilo basso, tenace nella semplicità  non nell’aggressività  che detesta. È un sovrano eletto che non alza la voce. Senza visibili capricci.

Le guerre civili nel mondo tra geopolitica e lotta di classe

Loading

Doveva scoppiare in Russia, poi è esplosa la crisi francese. Mentre resta strisciante in tante realtà del mondo. Dove emerge il fronte sociale interno, la lotta di classe inevasa

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment