SE ANCHE IL TAXI RISPETTA LA SHARàŒA

Loading

A Norderstedt, a un passo dalla ricchissima Amburgo, è nata un’azienda online che offre servizi taxi secondo princìpi della fede musulmana. Si chiama Islamtaxi (www.islamtaxi.de). L’ha inventata il giovane migrante Selim Reid, e l’iniziativa fa discutere. Chiunque può usare i nostri taxi, spiega l’intraprendente ragazzo. Sottinteso: magari anche chi esce da un bordello di St.Pauli. Ma deve sapere che a bordo valgono i dettami dell’Islam. A cominciare dalla separazione tra i sessi: se il passeggero è donna arriverà  a raccoglierlo una tassista. L’idea, ha detto Selim Reid, è nata come reazione alla brutta esperienza dei miei genitori: arrivarono dall’Oriente ad Amburgo, furono trasportati da un tassista locale che ingiuriava l’Islam e se la prendeva con il velo di mia madre. Reazione di orgoglio e identità  insomma. Ma lascia questioni aperte. Non solo per le coppiette cui serve un taxi alla fine della serata di movida. Siamo davvero sicuri che la “gender segregation”, l’apartheid tra i sessi, imposta in nome dell’Islam o di qualsiasi altro sistema di valori a bordo di un taxi, favorisca la società  multiculturale e l’integrazione, e non introduca discriminazioni rovesciate?


Related Articles

Zyed e Bouna, tensione dopo l’assoluzione dei poliziotti

Loading

Banlieues. Dieci anni fa, due ragazzini sono morti fulminati in una centralina elettrica, inseguiti dai poliziotti. Ne sono seguite tre settimane di rivolta nelle periferie francesi. Incomprensione per la sentenza che assolve i due agenti, processati per “non assistenza a persona in pericolo”.

Quei 70 pasdaran del Tea Party che giocano sull’orlo del baratro

Loading

 Subito a rischio le spese per pensionati e disoccupati.    Senza tagli drastici al welfare, la destra nega i suoi voti all’aumento del tetto al debito. Difficile che i mercati possano essere rassicurati dal piano di Boehner 

Troppe esportazioni e pochi consumi interni l’autogol di Berlino che gela Eurolandia

Loading

I motivi e gli effetti della battuta d’arresto del Pil Ma la ripresa di tutta la Ue dipende solo dai tedeschi

No comments

Write a comment
No Comments Yet! You can be first to comment this post!

Write a Comment